“Con l’inizio della fase 2 dell’emergenza coronavirus dal prossimo 4 maggio e con l’applicazione delle misure che la task force nominata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sta mettendo a punto, tra cui la prosecuzione del distanziamento sociale unitamente all’utilizzo di mascherine, con ridimensionamento dei posti a sedere e degli spazi servibili all’interno dei locali, emerge sempre più la necessità di concepire misure che possano consentire alle attività afferenti all’economia di prossimità (bar, ristoranti, pizzerie, fast food, ecc.) di poter fruire di maggiori e più estesi spazi esterni, aumentando il numero dei tavoli e posti a sedere, peraltro durante il periodo della stagione estiva. L’ulteriore occupazione di suolo pubblico dovrà essere riconosciuta a titolo gratuito o fissando un canone simbolico.”
E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano, Consigliere Comunale di Forza Italia in seno al civico consesso, da sempre attento alle problematiche che riguardano le imprese reggine. “D’altronde, l’impatto dell’emergenza covid-19 sulle attività del settore sta generando effetti devastanti solo se si osserva che, secondo stime nazionali, l’economia di prossimità rappresenta il 30% del prodotto interno lordo del Paese e il lockdown comporterà un danno economico di oltre 8 miliardi di euro per l’intero comparto.
Per questo motivo riteniamo giusto e doveroso che vengano offerti tutti gli strumenti utili al fine che queste importanti attività commerciali possano riprendere il loro lavoro, senza essere tuttavia penalizzate dall’applicazione di misure che indubbiamente cambieranno le abitudini rituali che hanno scandito la vita di molti concittadini”, aggiunge Pasquale Imbalzano.
“Pertanto, è compito ineludibile dell’Amministrazione Comunale, che ricordiamo annovera tra i suoi Consiglieri diversi delegati dell’associazione nazionale dei Comuni italiani, oltre che lo stesso Sindaco, quello di avviare fin da subito una interlocuzione sinergica in sede ANCI affinché questa proposta possa trovare vigenza già nei prossimi provvedimenti economici che il Governo PD – M5S si dice pronto ad emanare per consentire la ripartenza del Paese all’indomani del 4 maggio venturo ”, continua Pasquale Imbalzano. “Infatti pensare ai tavoli con i vetri in plexiglas o far riaprire i locali con un terzo dei coperti, ma le spese invariate o addirittura aumentate, significherebbe non aver capito nulla della situazione reale. A questo si aggiungerebbe il compiersi del più grave e intuibile rischio: ossia che si sfaldi l’intero settore, rilevante attività economica nella nostra città, con impossibilità di creare profitti e perdita di posti di lavoro, tanto più importante perché impedisce al distanziamento sociale di trasformarsi in alienazione sociale”, conclude Pasquale Imbalzano.