(DIRE) Roma, 24 Apr. – “Questa mattina sul ‘Corriere della Sera’ c’e’ il grido di dolore di tutti gli operatori del mondo del turismo, un grido di dolore che e’ rivolto al presidente Conte, al ministro Franceschini, ma che forse andrebbe indirizzato anche al ministro Gualtieri. Perche’ un comparto che genera il 13% del Pil, il 15% dell’occupazione e che contribuisce al saldo attivo della bilancia commerciale del Paese con 17 miliardi di euro, non puo’ e non deve morire”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo in Aula a Montecitorio, illustrando un ordine del giorno al decreto ‘Cura Italia’. “Il taglio del fatturato per il comparto del turismo equivale al 75%, e’ evidente che serve da parte del governo un’attenzione concreta. Il nostro non e’ un appello a valutare, e’ una richiesta di fare bene e di fare presto in un ambito nel quale da soli gli operatori – gli albergatori, i ristoratori, i tour operator, le agenzie di viaggio – non possono riuscire a far fronte a questo tsunami”. Chiediamo che a fronte di tanti decreti, di tante ordinanze, di tanti Dpcm, ci sia invece un decreto ad hoc per il settore del turismo. Ad oggi i lavoratori di questo comparto hanno ricevuto la cassa integrazione laddove sono stati gli imprenditori a pagarla, perche’ dallo Stato non e’ arrivato un euro. Chiediamo che per questo settore venga valutato seriamente lo stato di crisi, e che si affronti il tema degli affitti. Il 50% degli alberghi e ristoranti sono in affitto e a fronte di un fatturato vicino allo zero non sono in grado di pagare, ma non e’ neanche giusto che a rimetterci siano i proprietari di quegli immobili: deve essere lo Stato a stanziare risorse a fondo perduto. Va affrontato il tema degli stagionali, e occorre riprendere in considerazione quel fondo di 2,5 miliardi proposto da Forza Italia. Servono fatti concreti, risorse vere e non chiacchiere”. (Vid/ Dire)