Stamattina scorrendo la rassegna stampa mentre facevo colazione con i miei biscotti preferiti, gli Abbracci, non ho potuto fare altro che inviare tramite un post su facebook un caloroso “abbraccio” a quel gran polentone di Vittorio Feltri, che mi sembra ossessionato dal meridione. Mentre lui ci insulta, noi siamo orgogliosi nel nostro Sud e nella nostra Calabria di aver curato nei nostri ospedali i pazienti giunti in condizioni critiche dalla Lombardia e proprio dalla sua Bergamo. Questi signori sono arrivati in coma e hanno riaperto gli occhi baciati dal sole, con il profumo di mare e la professionalità dei nostri medici e infermieri che li hanno accolti con il sorriso che non neghiamo mai a nessuno. Ci hanno ringraziato e hanno espresso il desiderio di tatuarsi sul cuore il logo della nostra terra. Non è tempo di barbare divisioni, l’Italia si è dimostrata solidale senza “inferiori” e “superiori”, ma con l’intento comune di combattere il Coronavirus. Da un calabrese orgogliosamente terrone, alla faccia di Feltri e degli odiatori che nel 2020 continuano ad alimentare il razzismo sui meridionali.