Comando Provinciale Bari
I Finanzieri del II Gruppo Bari, unitamente a tutte le articolazioni del locale Comando Provinciale impegnate nei controlli predisposti dall’Autorità di Pubblica Sicurezza per il rispetto delle disposizioni di Governo atte a contrastare la diffusione della grave epidemia COVID-19, hanno inferto un duro colpo all’impresa criminale internazionale, intercettando un ingente carico di sostanze stupefacenti. In particolare, nella mattinata di ieri un dispositivo composto da una pattuglia automontata in forza al citato II Gruppo (competente normalmente sul porto e aeroporto del capoluogo pugliese) e da due unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego costituite da una coppia di splendidi esemplari di pastore tedesco dell’età di 2 anni Condor e Cer, ha sottoposto a controllo un autocarro Volvo nei pressi dello stadio della Vittoria.
L’autista, un albanese di 47 anni, sbarcato poco prima dalla M/N Marina proveniente da Durazzo, dopo aver dichiarato i motivi del viaggio, ovvero la consegna di un carico di confezioni di abbigliamento nelle province di Piacenza e Bergamo corredata dalla prescritta autocertificazione ha manifestato evidenti segni di agitazione alla vista dei cani antidroga. Il controllo, effettuato dal cane antidroga Condor e dal suo conduttore, ha fatto immediatamente insorgere nei finanzieri dubbi in ordine alla liceità del trasporto, avendo il cane subito annusato e raspato energicamente prima sullo sportello lato conducente e poi nei pressi del sedile all’interno della cabina.
Il controllo Covid-19 si è pertanto trasformato in una penetrante ispezione antidroga, ad opera degli specialisti quotidianamente impegnati nel contrasto ai traffici illeciti presso il sedime portuale e lo scalo aereo della città e particolarmente esperti nell’individuazione di doppi fondi e altre modalità di occultamento adottate dai trafficanti internazionali di stupefacenti. Trascorse alcune ore, a seguito di delicate ed approfondite operazioni di smontaggio della carrozzeria del camion, è stato scoperto un doppiofondo artificiale, opportunamente occultato sotto la leva del cambio, accessibile – previa rimozione del blocco bracciolo sito tra i due sedili – mediante l’attivazione di un sofisticato congegno elettronico di apertura. Uno alla volta, venivano estratti dal doppiofondo 19 panetti di sostanza stupefacente che, sottoposti ad analisi speditiva, risultavano contenere in numero di 11, kg. 12,100 di cocaina e in numero di 8, kg. 8,800 di eroina. Al termine delle operazioni di polizia giudiziaria, il camionista su conforme parere dell’Autorità Giudiziaria, veniva tratto in arresto ed associato presso la locale casa circondariale dopo le preliminari e cautelative operazioni di pre-triage medico. Sono in corso indagini per individuare i canali di approvvigionamento dello stupefacente e quelli di smistamento in Italia.