Imbalzano: “Dopo il varo piano assunzioni Asp5 urge copertura zone carenti medici di medicina generale”

“Esprimiamo il nostro apprezzamento per il varo del Piano Triennale delle assunzioni del personale medico nell’Asp 5 di Reggio Calabria, di cui 212 già programmate per quest’anno, che andrà finalmente a coprire una parte importante del vuoto venutosi a creare da tanto tempo in punti cruciali della sanità reggina. Analogo giudizio positivo è doveroso per il reperimento di 217 unità di personale infermieristico, che servirà da una parte a coprire parte delle esigenze delle strutture territoriali nei vari comprensori e dall’altra consentirà di poter rendere operativo il turnover, da tempo auspicato, di personale da tempo operante, in condizioni di particolare stress, lontano dalla propria sede di residenza”.

E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, già presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale.

“Queste assai apprezzabili decisioni non faranno certamente dimenticare la parallela, difficile condizione dei Medici di medicina generale. E’ noto, non solo agli addetti ai lavori, che da almeno due anni, una intera generazione di medici di famiglia è andata in pensione, lasciando scoperte numerose zone, con un sovraccarico di lavoro ormai insostenibile che si è riversato sui colleghi rimasti in servizio.

E’ giusto porsi il problema della loro urgente copertura, a costi quasi pari a zero. Al di là dell’attuale delicatissima situazione in cui sono costretti ad operare, i medici di famiglia rappresentano il primo stadio ed il primo filtro delle patologie dei pazienti per non gravare di codici bianchi i Pronto Soccorso di tutti gli Ospedali e dalla loro condizione di lavoro discende a valle la possibilità di prestare cure e servizi più adeguati a migliaia di cittadini”, continua Imbalzano.

Per questo, riteniamo ineludibile che il Dipartimento Salute della Regione Calabria, il Commissario al Piano di Rientro ed i Commissari dell’Asp 5, ognuno per la parte di rispettiva competenza, affrontino con la necessaria tempestività questa quanto mai delicata problematica e questa ormai cronica carenza, rendendo accettabili ai professionisti interessati situazioni lavorative ormai al limite del collasso”, conclude Candeloro Imbalzano .

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