De Luise: Agire ora, serve quanto prima azione comune europea. Imprese in asfissia, manca l’ossigeno della liquidita’
E’ la prima drammatica fotografia della statistica ufficiale dell’economia italiana travolta dalla pandemia. Così l’Ufficio economico di Confesercenti in una nota commenta i dati diffusi oggi da Istat sulla fiducia di consumatori e imprese a marzo.
Il dato odierno sul clima di fiducia di consumatori ed imprese non lascia dubbi: nonostante le informazioni si riferiscano, sostanzialmente, ai primi quindici giorni di esplosione del contagio e dei provvedimenti restrittivi messi in campo, il quadro che abbiamo davanti è allarmante: una forte caduta (10 punti) dell’indice relativo ai consumatori ed un vero e proprio crollo (16 punti) di quello delle imprese. Il calo è in picchiata per i servizi turistici, si arriva a – 40 punti. Il commercio, sia di grande che di piccola dimensione segnala una caduta significativa, di circa 10 punti. Una situazione destinata, purtroppo, solo a peggiorare per il resto del mese.
“Dobbiamo agire ora – afferma la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise – l’Europa deve intervenire subito, due settimane di attesa sono troppe, auspichiamo che i leader Ue arrivino quanto prima ad un’azione comune per far fronte all’emergenza coronavirus. il tessuto produttivo del Paese è sfiancato, in asfissia, quasi un’impresa su due teme di non riaprire più. L’ossigeno delle imprese è la liquidità, serve subito, evitando ritardi burocratici che sarebbero esiziali. Per questo stiamo lavorando con il massimo impegno affinché, in fase di conversione del decreto Cura Italia, arrivino sostegni mirati e vitali per le imprese”.
C.S. Confesercenti