E’ morto, all’età di 92 anni l’architetto Vittorio Gregotti. “Se ne va, in queste ore drammatiche per tutto il Paese, un maestro dell’architettura internazionale” come dichiara Stefano Boeri, il presidente della Triennale all’ Ansa. Gregotti, Piemontese nato a Novara, è stato un pezzo di storia della cultura italiana in quanto oltre alla sua professione è stato anche un docente, saggista, critico, editorialista. Molteplici i suoi lavori apprezzati a livello mondiale tra i tanti: il Potsdamer Platz a Berlino, i progetti del Teatro degli Arcimboldi a Milano, quelli del Gran Teatro Nazionale di Pechino. Ha collaborato con le più importanti università (Tokyo, Buenos Aires, San Paolo, Losanna, Harvard, Filadelfia, Princeton, Cambridge). La prestigiosa storia dell’architetto Gregotti sfiora pure la città Reggio Calabria, infatti durante gli anni di Giuseppe Scopelliti Sindaco, lo Studio Gregotti Associati International spa, ha partecipato alla progettazione della “Nuova della Fiera di Arghillà” nell’ambito di Trasformazioni Urbane rientrante nella Legge 246/89 (Decreto Reggio) anni 2002-2007. Una delle diverse “opere” previste in quel periodo (es. il Waterfront di Zaha Hadid) che avrebbero contribuito in maniera determinante a migliorare la città di Reggio Calabria. L’importante struttura, “rimasta nei cassetti” in quanto definanziata della governace Falcomatà, prevedeva la costruzione di una struttura destinata ad ospitare manifestazioni espositive legate alla produzione ed ai servizi dei settori economici, ma anche ad eventi di altro genere. La versatilità nell’ospitare differenti tipi di manifestazioni\eventi della Nuova Fiera di Arghillà ne avrebbe fatto un riferimento non solo territoriale ma per l’intera regione. Una struttura che avrebbe contribuito in maniera importante alla riqualificazione del territorio e allo sviluppo turistico ed economico.
FMP