Nel corso della mattinata odierna, nelle province di Como, Lecco, Monza Brianza, Milano, Imperia e Cremona, militari della Compagnia di Cantù, con il supporto di personale del Comando Provinciale di Como e di quelli territorialmente competenti, del Comando CC Antifalsificazione Monetaria per i profili tecnico-analitici, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Como su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 16 indagati (per 15 è stata disposta la custodia cautelare in carcere – 2 già detenuti, per 1 misura cautelare degli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere (art. 416 C.P.) e fabbricazione e spendita di monete false (artt. 453 e 455 C.P.), detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti continuato (art. 73/1 comma DPR 309/90, art. 81 c.p.).
L’indagine, condotta dall’Aliquota Operativa del NOR della Compagnia Carabinieri di Cantù, trae origine dall’arresto dello scorso 30 Agosto 2019, in Cermenate (Co), di un soggetto trovato in possesso di gr. 426 di cocaina e di oltre 4.200 monete false da € 2 cadauna. Nel complesso, l’attività investigativa, ad oggi, ha consentito di:
- individuare un’organizzazione criminale dedita alla fabbricazione ed alla spendita di monete false della pezzatura da € 2, nonché il luogo di produzione, in cui erano occultati i sofisticati macchinari, posti in sequestro in data odierna unitamente ad altre migliaia di monete contraffatte e materia prima per la produzione del denaro;
- delineare i ruoli specifici ricoperti da ciascuno degli indagati nell’ambito del sodalizio, nonché le modalità di produzione e spendita del denaro falso (la cui diffusione in diversi paesi europei è stata acclarata da precipua attività di analisi);
- recuperare complessivamente 10mila monete da 2 euro false;
- individuare i canali di fornitura della sostanza stupefacente sequestrata il 30 agosto 2019, documentando una rete di spaccio di stupefacenti, costituita da almeno 7 persone ed attiva nella provincia di Como e da altri pusher localizzati nelle province limitrofe, riuscendo a quantificare il narcotico ceduto a terzi in circa kg 1,5 circa di cocaina, kg 6 circa di hashish, per un valore complessivo di circa € 70.000 euro;
- porre in sequestro circa 600 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un valore di circa € 20.000, nonché una pistola ed una bomba a mano, illegalmente detenute.
Gli operanti hanno proceduto a perquisizioni domiciliari delegate a carico di persone pregiudicate dimoranti nelle province di Como, Monza Brianza, Cremona e Milano, con i quali gli indagati hanno mantenuto rapporti.