Nella giornata di ieri, nella zona Nord di Reggio Calabria, dove insistono comparti edilizi abitati da diverse etnie e ritenuta ad alta densità criminale, nell’ambito del piano di azione nazionale e transnazionale denominato “Focus ‘Ndrangheta”, il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria di Siderno, hanno eseguito due misure cautelari. I destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere, emessi dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, sono B.M. e A.E., già ristretto per altra causa, entrambi pluripregiudicati e ritenuti responsabili del reato di tentata rapina aggravata in danno di un’anziana donna, commesso nel luglio del 2018. Gli arresti sono frutto dell’attività posta in essere dopo i fatti del 12 Luglio di due anni fa allorquando, le Volanti della Polizia di Stato, a seguito di una nota diramata dalla Sala Operativa della Questura per il rintraccio di un’autovettura con a bordo due persone che avevano tentato di rapinare un’anziana donna in via Andiloro di questo centro, fermavano l’autovettura con a bordo i due malviventi che tentavano di raggiungere la zona di Arghillà, ove dimoravano. Il cerchio si è chiuso attorno ai due uomini grazie agli utili elementi all’identificazione dei rapinatori forniti dalla vittima e, soprattutto, grazie alle dichiarazioni di un testimone che ha saputo riferire il tipo di autovettura utilizzata per l’atto criminoso, nonché, fornire con dovizia di particolari la descrizione di uno dei due responsabili della tentata rapina. L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere sono il frutto della capillare presenza sul territorio del personale della Polizia di Stato, che ha permesso il tempestivo intervento delle Volanti ed anche della fondamentale collaborazione dei cittadini con le Istituzioni. Questa collaborazione tra Stato e cittadinanza ha consentito di assicurare alla giustizia i due colpevoli di un’aggressione ad una anziana donna e di far in modo che questi due malviventi non possano commettere ulteriormente atti criminosi.
comunicato stampa – Questura di Reggio Calabria