“Non posso tacere al cospetto della morte di una adolescente di 16 anni. Non posso nemmeno dire più di tanto perché gli interrogativi sono molteplici ed appannaggio delle autorità inquirenti. Certo è che intendo salutare la sua dipartita, avvenuta nel volgere di quattro mesi dal giorno in cui ha deciso di togliersi la vita, con il cuore affranto dal dolore”: sono le parole di Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
“Il fatto è accaduto a Crotone – spiega Marziale – ed è stato portato alla ribalta da una collega giornalista, Francesca Travierso, che non ha inteso tacere e che ringrazio, perché se null’altro può fare la società almeno si interroghi sull’indifferenza che regna sovrana non accorgendosi di famiglie disagiate, di bambini vittime di violenza assistita, di povertà intese ad ampio respiro, se non quando si arriva all’irreparabile. Non mi è dato sapere nulla di quanto non abbiano riportato le cronache nei mesi scorsi, cioè di un padre violento, ma non dispongo degli strumenti per dire altro e mi fermo qui”.
Per il Garante: “É necessario adesso spronare le istituzioni e la gente a prendersi cura del fratellino più piccolo e aprire un dibattito sul ruolo della società, della scuola, delle strutture socio-sanitarie territoriali, delle amministrazioni di prossimità, perché altre sventurate creature non vivano il proprio disagio nella disattenzione più totale, figlia di un tempo maledetto”.