di Antonio Virduci – Tutto bene quel che finisce bene, perché in in effetti il rientro negli spogliatoi a fine primo tempo era stato preda del nervosismo generale, complice un gol evidentemente regolare annullato agli amaranto quasi allo scadere e che aveva scatenato sugli spalti attacchi virali di complottismo che manco il corona virus. E invece la ripresa vede in campo una sola squadra, la Reggina, con mister Toscano che inserisce in corsa Denis, tenuto all’inizio in panchina, che timbra subito il cartellino grazie al rigore (evidente anche questo) concesso alla Reggina per fallo in piena area subito da Bellomo. L’ex Baiocco in porta da una parte, la palla dall’altra ed è 1-0, ma passano solo pochi istanti ed è raddoppio con Rubin (migliore in campo e premiato fine gara dall’Ussi) che mette dentro uno spunto di Garufo, mal gestito dalla difesa campana. Paganese subito dopo in dieci per l’espulsione di Perri. Tutto in discesa, ormai, per gli uomini di Toscano. Il tris amaranto, minuto numero 41 della ripresa, è da standing-ovation, grazie ad una bella girata di Denis che viene servito a dovere davanti alla porta e non sbaglia la girata. Si fa festa al Granillo e possenti cori si alzano da ogni settore, non solo dalla Sud. I tifosi hanno ragione: a undici giornate dal termine non si può certo dire che ci siamo, ma c’è di che essere ottimisti. La Reggina macina gol e gioco, le avversarie arrancano. E mercoledì si va a Catanzaro dai cugini di “montagna”.