(DIRE – Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 18 Feb. – “Un bimbo allattato al seno e’ almeno 5 volte piu’ sano rispetto a un bambino che non ha avuto la stessa esperienza”. A parlarne alla Dire e’ Iwona Kazmierska, responsabile della banca del latte materno dell’ospedale Buccheri la Ferla di Palermo, l’unica in Sicilia. L’allattamento, infatti, “e’ una fase importante perche’ consente di instaurare una relazione profonda e duratura tra la mamma e il bambino. Come anche con il padre che assiste”, continua Kazmierska. A detta della specialista, il ‘contatto’ tra la mamma e il piccolo e’ fondamentale nelle prime fasi: “I due devono incontrarsi, conoscersi e innamorarsi e in quel momento il piccolo trovera’ la strada giusta verso il seno materno”. La mamma “trae benefici immediati nel post-partum”, proprio perche’ “quello dell’allattamento e’ un tempo che serve- aggiunge l’esperta- per instaurare una relazione profonda”. Le indicazioni, poi, sono molto chiare: “Per i primi 6 mesi di vita il latte materno e’ tutto quello che serve al bambino. Non c’e’ bisogno di alcuna integrazione”, aggiunge. Quando il piccolo comincia a stare seduto, “quando si guarda attorno e vede i genitori assaggiare le cose, allora e’ pronto per assaporare il cibo complementare. Ma non e’ tempo di smettere di allattare”, e’ il momento “di inserire altri nutrienti, preferibilmente proprio dalla tavola dei genitori”. Lo svezzamento, dunque, a detta della specialista non deve essere forzato: “Si dovrebbe continuare- conclude Kazmierska- fino al primo anno di vita. E anche oltre, fino al secondo e piu’ se la mamma e il bambino lo desiderano”. (Red/ Dire)