Coronavirus: sale a 803 bilancio morti

Il numero dei morti causati dall’epidemia di coronavirus, scoppiata a Dicembre in Cina nella regione dell’Hubei, è salito oggi ad 803 e si tratta di vittime uccise per lo più nella zona di Wuhan città focolaio dell’infezione ormai divenuta internazionale. Il numero dei pazienti uccisi ha superato ormai anche quello delle vittime della Sars in tutto il mondo nel 2002-2003. E’ americana la prima vittima tra gli stranieri, si tratta di un 60enne statunitense, ed è proprio quella la fascia d’età in cui sembra più pericoloso o meglio letale, il 2019-nCoV (coronavirus). In base ad una statistica pubblicata su Lancet relativo a 99 contagiati assistiti in Cina e al relativo report, sono per lo più sessantenni affetti da patologie croniche, le vittime del coronavirus. Unica “voce” in controtendenza con i dati raccolti la morte dell’oftalmologo, Li Wenliang, il medico 34enne, che già in tempi non sospetti si era accorto della pericolosità del virus ed aveva cercato di mettere in guardia le autorità e l’ospedale di Wuhan in cui lavorava. “Ognuno di noi risponde all’infezione in modo diverso, a seconda di come è attrezzato immunitariamente, geneticamente“, così l’infettivologo Massimo Galli dell’Università di Milano-Ospedale Sacco su Ansa.it.

 

FMP

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.