Sono tante le specie che hanno invaso il Vecchio Continente mettendo a rischio non solo quelle autoctone ma a volte anche interi ecosistemi. Una tra quelle più “usurpatrici” sono i vermi delle specie Obama nungara che sarebbero le specie di invertebrati più pericolose di questa categoria portate dagli uomini in Europa. Questi vermi piatti si sarebbero già diffusi in ben 72 dei 92 dipartimenti della Francia. Lo afferma uno studio di un’equipe internazionale di scienziati guidato dalla dottoressa Jessica Theveno, pubblicato sulla rivista scientifica PeerJ. L’obama nugara è un verme piatto terrestre di medie dimensioni con un corpo lanceolato, lungo fino a 70 mm. Come la maggior parte delle specie del genere Obama, l’O. nungara ha centinaia di occhi distribuiti in tutto il corpo. L’animale si nutre di lombrichi e lumache di terra e costituisce una minaccia per i rappresentanti di queste specie in Europa. I vermi sono stati portati in Europa dall’Argentina nel 2013 e si sono già diffusi in quasi tutta la Francia, così come in Spagna, Svizzera, Belgio e in altri paesi. La parola Obama nella lingua degli indiani brasiliani Tupi significa “animale sotto forma di una foglia”. I ricercatori hanno analizzato oltre 500 diverse fotografie e campioni di tessuto dei vermi e hanno compilato una mappa accurata dell’intervallo e della densità della loro distribuzione. L’analisi ha mostrato che gli invertebrati si diffondono in tutte le aree non montuose, la cui altezza non supera i 500 m sul livello del mare. “Questi vermi si trovano ora in 72 dei 96 dipartimenti in Francia. Molti, si trovano soprattutto sulla costa atlantica, vicino al confine con la Spagna e sulle rive del Mar Mediterraneo. Le nostre osservazioni suggeriscono che l’Obama nungara può essere classificato come una specie estremamente invasiva di vermi, che diventerà presto la minaccia più significativa per la fauna del suolo in Europa”. In precedenza, gli scienziati hanno scoperto che il cambiamento del meccanismo di invecchiamento delle cellule del verme nematode ha prolungato la sua vita di cinque volte. La diffusione dei vermi Obama nungara, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha una spiegazione scientifica ma ambientale, che secondo alcuni scienziati sarebbe correlata all’aumento della temperatura terrestre degli ultimi 20-30 anni e all’incremento della fauna selvatica che hanno condizionato il protrarsi dell’attività di questi parassiti dalla primavera all’autunno inoltrato e la colonizzazione di nuovi territori, anche prossimi alle aree urbane. In funzione di questa recente evoluzione, le istituzioni europee, dato il rischio globale e, quindi transazionale che si paventa, deve intervenire richiedendo innanzitutto la notifica di eventuali casi di malattia. Questo processo consentirà da un lato una più accurata mappatura della diffusione dell’areale anche perchè non si esclude che le costanti variazioni climatiche siano condizioni favorevoli ad una diffusione sempre più rapida di questo invertebrato sudamericano anche in Europa. Ecco il video : https://www.youtube.com/watch?v=Uc8kTVzoz_0
CS Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”