“E’ stato un evento importante che ha visto la partecipazione di diversi artisti che danno lustro alla nostra terra” – ha affermato il Delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria Filippo Quartuccio. Un’opportunità che viene data agli artisti che tramite appuntamenti come queste selezioni regionali possono inserire le proprie opere in importanti circuiti artistici”.
“Siamo entusiasti che sul territorio metropolitano si svolgano eventi così importanti -ha sottolineato Filippo Quartuccio. Desidero fare un plauso a tutti i partecipanti che con straordinario talento hanno reso la Mostra Internazionale davvero interessante e partecipata.
Sottolineo che l’evento è stato fortemente voluto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e dalla Città Metropolitana che ha patrocinato la Mostra ed ospitato i lavori proponendo i nostri rappresentanti verso una ancor più ricca vetrina.
Si tratta – sottolinea Quartuccio – di una selezione preliminare in vista della prestigiosa Biennale di Roma, giunta alla sua XIII edizione ed organizzata dal CIAC (Centro Internazionale Artisti Contemporanei)”.
“E’ straordinario evidenziare che Il Palazzo della Cultura si anima costantemente di eventi di livello e di grande interesse.
Nelle sale del Palacultura, infatti, abbiamo ammirato opere pittoriche, fotografiche, grafiche, scultoree di artisti dalle tecniche eterogenee provenienti da varie parti della Calabria ma anche da altre regioni.
Ricordo, inoltre, che la Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea, come quella svoltasi nei mesi scorsi nella dirimpettaia città di Messina, è organizzata da “XArte La Principina”, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea diretta dall’Arch. ed artista Andrea Calabrò, sita in Castroreale che ha a cuore da sempre la scoperta di nuovi e giovani talenti del territorio sposando in pieno la visione commentata nelle ultime ore dal sindaco Falcomatà.
Reggio Calabria e Messina, infatti, da sempre sono caratterizzate da un percorso contiguo e la loro unione andrebbe a generare un interesse superiore nelle dinamiche di governance del territorio, ricostituendo definitivamente quel ruolo baricentrico che lo Stretto, crocevia strategico nell’alveo del Mediterraneo e punto di incontro ideale tra i Paesi che su di esso si affacciano, ha assunto storicamente”.