(DIRE) Roma, 21 Gen. – L’Istat diffonde la stima preliminare dell’andamento del settore agricolo per l’anno appena trascorso. Nel 2019 la produzione dell’agricoltura si e’ ridotta dell’1,3% in volume. La flessione e’ stata determinata principalmente da fattori climatici sfavorevoli. Risultati decisamente negativi si sono registrati per la produzione di vino, diminuita del 12,0% dopo l’exploit del 2018, quando era aumentata del 14,3%. Altri settori hanno subi’to cali rilevanti quali: frutta (-3,0% contro il +1,4% del 2018), cereali (-2,6%, +3,5% nel 2018), piante industriali (-1,6% contro +7,0% del 2018) e produzione zootecnica (-0,3%, -0,5% nel 2018). Al contrario, il 2019 e’ stato un anno favorevole per la produzione di olio, cresciuta del 32,0% dopo il crollo registrato nel 2018 (-36,9%). Dinamiche positive, come nel 2018, anche per le coltivazioni foraggere (+3,5%), le patate (+2,0%) e gli ortaggi (+1,1%). Confermato il trend positivo delle attivita’ secondarie (+1,3%) e delle attivita’ dei servizi (+0,4%). Piu’ contenuta, rispetto al 2018, la crescita sia dei prezzi alla produzione (+0,7%) sia di quelli relativi ai costi (input) sostenuti dagli agricoltori (+0,9%). Di 31,9 miliardi di euro e’ il valore aggiunto dell’agricoltura in Italia. L’Italia si conferma al primo posto nella Ue28 davanti a Francia (31,0 miliardi di euro) e Spagna (26,5 miliardi). Di 188,1 miliardi di euro e’ invece il valore aggiunto dell’agricoltura per l’insieme della Ue28. Infine, e’ di -2,6% l’indicatore di reddito agricolo per l’Italia. In controtendenza rispetto alla Ue28 (+2%). (Vid/ Dire)