Pensioni. Istat: divario di genere è a svantaggio delle donne

In media reddito pensionistico è 27,9% in meno rispetto a uomini

(DIRE) Roma, 15 Gen. – Il divario di genere e’ a svantaggio delle donne, piu’ rappresentate nelle fasce di reddito fino a 1.500 euro. La concentrazione di percettori uomini, invece, e’ massima nella classe di reddito piu’ alta (3.000 euro e piu’) dove ci sono 266 pensionati ogni 100 pensionate. Lo rileva l’Istat nel rapporto ‘Condizioni di vita dei pensionati – Anni 2017-2018′. Le donne sono la maggioranza sia come percettrici di pensioni (55,5%) sia come pensionate (52,2%), ma ricevono il 44,1% della spesa complessiva. L’importo medio delle pensioni di vecchiaia e’ piu’ basso rispetto a quello degli uomini del 36,7%, quello delle pensioni di invalidita’ e’ del 33,8%. Per le pensioni di reversibilita’ invece le donne percepiscono 1,5 volte l’importo degli uomini. Lo svantaggio delle donne si spiega con il differenziale salariale dovuto a carriere contributive piu’ brevi e a una minore partecipazione al mercato del lavoro. Le donne sono titolari del 44,3% delle pensioni di vecchiaia, del 45,8% delle invalidita’ previdenziali e del 26,5% delle rendite per infortunio sul lavoro. La presenza femminile e’ invece dominante tra le pensioni ai superstiti (86,3%), anche per una piu’ elevata speranza di vita, e tra le pensioni assistenziali. In media pero’ il reddito pensionistico delle donne e’ il 27,9% in meno di quello degli uomini, differenza che sale al 36,7% per l’importo delle singole pensioni. Essere titolari di piu’ prestazioni riduce quindi lo svantaggio rispetto agli uomini. (Vid/ Dire)

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