«Un plauso agli inquirenti ed alle forze dell’ordine che, in queste ore, hanno assicurato alla giustizia quattro persone ritenute, a vario titolo, coinvolte nell’omicidio del tabaccaio di Catona. L’operazione “Giù la testa”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dagli investigatori della Squadra mobile della Questura, non solo è servita a fare luce su un efferato delitto e su una sequela di angherie subite dalla vittima, ma ci consegna uno spaccato desolante ed inquietante su come la ‘ndrangheta governi ancora il territorio insinuandosi in ogni dinamica economica». Così, in una nota stampa, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che aggiunge: «Dunque, in una realtà in cui la criminalità svolge un ruolo così permeante all’interno della società, diventa quanto mai fondamentale svolgere un ruolo critico persino nella scelta dei negozi da frequentare. Ognuno può, nel suo piccolo, offrire un contributo. Ciò che di buono un cittadino può fare è decidere di comprare in quegli esercizi che fanno del contrasto alla mafia uno strumento di lotta resistente, nobile e qualificante».
«La vicenda di Catona, purtroppo – continua Falcomatà – ci fa ripiombare in anni bui e rischia di far compiere cento passi indietro ad un territorio che, ogni santo giorno, sgomita per emanciparsi dalla presa mortale delle ‘ndrine. E’ vero: veniamo da anni difficili; anni in cui persino il Comune ha dovuto fare i conti con uno scioglimento per infiltrazione mafiosa. Tuttavia, non bisogna mai abbassare la testa. Di fronte alla recrudescenza del crimine si deve reagire. Sempre. Ed anche se i ripetuti successi segnati dai magistrati e delle forze dell’ordine ci infondono speranza e fiducia, c’è sempre un fatto nuovo ad alimentare le nostre preoccupazioni, considerata la capacità impressionante di rigenerazione delle cosche seppur azzoppate da indagini e arresti».
Per il sindaco, dunque, «serve uno scatto in avanti da parte degli organi di Governo che faccia della lotta alla ‘ndrangheta il primo punto della propria agenda». «Anche se sul campo del contrasto al crimine, Reggio e la Calabria possono vantare il dispiegamento delle migliori intelligenze e degli uomini più preparati del Paese – spiega Giuseppe Falcomatà – all’aspetto repressivo deve necessariamente seguire un serio e forte piano d’investimenti nei settori del lavoro, del welfare, della scuola e della cultura, uniche contromisure efficaci per spezzare i tentacoli della ‘ndrangheta. Da parte nostra, c’è il massimo impegno che si traduce nel palazzo di vetro che è diventato Palazzo San Giorgio, grazie a scelte precise che fanno della trasparenza e dell’impermeabilità armi validanti nella tutela dell’istituzione e dei cittadini. Noi ce la stiamo mettendo tutta, così come ce la stanno mettendo tutta gli uomini della Procura e delle forze di sicurezza, baluardo di legalità e giustizia, ai quali va il nostro ringraziamento».