Il 1° Dicembre scorso si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati ai vincitori del prestigioso concorso di arte e letteratura “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti” che, organizzato in collaborazione con varie istituzioni e realtà nazionali, raccoglie e premia artisti e autori provenienti da tutto il mondo, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Al pittore reggino Saso Pippia è stato conferito il “Diploma Speciale con Menzione d’encomio” per la sezione pittura, importante riconoscimento all’interno di una manifestazione artistica che ha luogo a Seravezza, in provincia di Lucca, per diversi anni città di permanenza del genio Michelangelo Buonarroti.
In questa occasione l’artista calabrese ha presentato “Autunno dov’eri”, un lavoro su tavola realizzato con pigmenti e smalti acrilici con tecnica mista. L’opera rimarrà esposta nella mostra allestita per i vincitori del concorso, nelle sale del Teatro delle Scuderie Granducali del Palazzo Mediceo, Patrimonio UNESCO di Seravezza (LU).
Saso Pippia, attraverso un lavoro incessante di ricerca, ha sperimentato negli anni materiali e tecniche originali: quello che sembra interessarlo è la scoperta di tensioni armoniche e cromatiche che vengono a crearsi sulla superficie, mentre sovrappone su tela o su tavola strati densi di pigmenti e di smalti. Le sue opere sono profondi campi astratti, combinazioni di paste e polveri che vengono ripetutamente sovrapposte, graffiate, corrose in una serie di configurazioni e di colori. Il modo di procedere si può ben intuire, così come è altrettanto evidente il punto in cui il pennello o la spatola è stata trattenuta maggiormente sulla superficie o, invece, portata via con un gesto rapido ma preciso.
L’artista conta diverse esposizioni locali e nazionali, tra cui la personale “In quei luoghi” presso la Galleria “Te.Ca.”, ed ha vinto nel 2016 il premio “Exhibition” al “Premio Nazionale Città di Novara”.
Nella primavera 2020 sarà protagonista della personale dal titolo “TERRALUCE”, presso l’Hotel Medinblu di Reggio Calabria.