Senegal. Aggrediti cinesi importatori arachidi, caso è nazionale

90% Dei semi va all’estero, in crisi l’industria olearia

(DIRE) Roma, 8 Gen. – In Senegal una rapina a mano armata ai danni di cinesi che lavoravano in un centro di raccolta delle arachidi ha suscitato vive reazioni, fino alla “ferma condanna” del presidente Macky Sall. I media cinesi hanno parlato di aggressione “molto organizzata” da parte di uomini “armati di coltello”. In meno di una settimana, sono stati due gli attacchi ai danni di cinesi attivi nel settore, entrambe nella regione di Kaolack, nel centro del Paese. Gli operatori cinesi sono sempre piu’ presenti nel mercato delle arachidi: in Cina la domanda e’ forte, e gli esportatori propongono prezzi superiori a quello del paniere ufficiale, di 210 franchi Cfa al chilo (circa 30 centesimi di euro). Si tratta di una situazione vantaggiosa per i coltivatori, ma i produttori di olio sono in crisi, e non riescono a competere con gli importatori stranieri per procurarsi i preziosi semi. Secondo il ministro senegalese dell’Agricoltura Moussa Balde’, citato oggi dal sito d’informazione ‘PressAfrik’, il 90% delle 26mila tonnellate raccolte sono nelle mani degli esportatori. Alla locale industria olearia resterebbe solo il 2%. (Gif/Dire)

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