«Morte a Trump, a morte l’America, a morte Israele. Assassini. La pagheranno nel sangue», queste sono le urle che si sono udite durante i funerali di Qassem Soleimani, capo delle Brigate Al Quds. Ed infatti è stata un’escalation di tensione politica e sociale in Iran, dove alcuni missili sono stati lanciati contro la base americana di Balad, a Nord di di Bagdad ed qualche colpo di mortaio è stato indirizzato contro la zona dove sono allocate diverse delle ambasciate. A questo clima di lutto per il bliz che americano in cui ha trovato la morte Solimani, si contrapone chi, sempre nello stesso paese, sta festeggiando la morte del generale iraniano sciita e tutto ciò che rappresentava in questo moento storico. Le prossime settimane non saranno facili per la diplomazia internazionale impegnata a scongiurare una guerra che ormai appare imminente.
FMP