Pedaggi autostradali, niente rincari in Italia tranne per la Pedemontana. Molto usata da chi si reca a Malpensa

 Rientra fra i pochissimi tratti colpiti da incrementi nel 2020

Buone notizie per chi è partito in vacanza nei giorni scorsi. Al rientro dalle ferie, in Gennaio, troverà un inaspettato regalo da parte delle autorità italiane. A partire da domani, infatti, i pedaggi autostradali rimarranno per lo più invariati. Tra i pochissimi tratti per i quali è stato annunciato un aumento, però, ne figura uno che è piuttosto utilizzato per chi si reca all’aeroporto di Milano Malpensa: la Pedemontana. Come comunicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti italiano, l’autostrada lombarda fa parte del 5% di rete autostradale il cui pedaggio diventerà più salato nel nuovo anno. L’incremento sarà dello 0,8%: il più basso tra quelli previsti. Se ora, in base al sito di Pedemontana, per andare dall’intersezione tra la A9 e la Pedemontana a Lomazzo a quella con la A8 servono 3,22 euro, a partire dal prossimo anno si dovranno sborsare quindi circa 26 centesimi di euro in più. Gli altri tratti interessati da aumenti sono le Concessioni autostradali venete CAV (1,2%), l’Autovia padana (4,88%) e la Bre.Be.Mi. (3,79%). I pedaggi del restante 95% della rete italiana, invece, non saranno toccati, fa notare il ministero. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, buone notizie per i viaggiatori contro la politica lobbystica dei concessionari che sta letteralmente impoverendo tutta la mobilità del Paese. Sarebbe stato inaccettabile dover sostenere nuovi aumenti dei pedaggi autostradali perché lo vogliono le lobby a scapito dei cittadini, che già devono affrontare una crisi economica generale.

c.s. – Giovanni D’Agata

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