CNEL: in un anno di attività 12 nuovi ddl

Treu: Dai dati 2019 emerge notevole richiesta partecipazione

(DIRE) Roma, 29 dic. – Dodici nuovi disegni di legge in aggiunta ai 22 depositati nei 60 anni precedenti di attivita’, 39 atti ufficiali di cui 20 indirizzati a Governo e Parlamento nella forma delle Osservazioni e Proposte, 187 iniziative ospitate nelle sale di Villa Lubin con oltre 11mila partecipanti, 78 audizioni di organizzazioni rappresentative su temi d’attualita’, ma soprattutto oltre 25mila questionari compilati dai cittadini nelle prime due consultazioni pubbliche, su futuro dell’Europa e sicurezza stradale. A questi bisogna aggiungere i numeri dell’Archivio Nazionale Contratti (909 accordi registrati) e quelli dell’attivita’ internazionale dove il CNEL, anche attraverso i suoi consiglieri, e’ tornato ad essere voce autorevole presso il CESE, il Comitato Economico e Sociale Europeo, che nel giugno scorso ha scelto proprio l’Italia per la sua Assemblea annuale. Sono alcuni numeri relativi all’attivita’ svolta nel 2019 dal CNEL, il cui nuovo corso e’ iniziato a giugno 2018 con l’insediamento della X Consiliatura. Durante quest’anno, il CNEL e’ tornato ad essere la “casa costituzionale della partecipazione” cosi’ come l’avevano immaginata prima i Padri costituenti e poi la legge 30 dicembre 1986 n. 936. Uno dei settori di punta del CNEL e’ l’Archivio dei contratti collettivi nazionali e la correlata banca dati che somma oltre 40mila records e garantisce la conservazione di un patrimonio di dati di grandissimo valore che, grazie a un nuovo software, e’ maggiormente fruibile a tutti, rappresenta un unicum nella produzione di dati nella PA. Altra novita’ significativa rispetto al passato e’ stata la periodicita’ mensile delle Assemblee, che si e’ resa necessaria in seguita all’intensificazione dell’attivita’ istruttoria, come le Commissioni interne (52 sedute) e soprattutto dal numero di atti formali prodotti.  “L’adesione dei cittadini alle due consultazioni pubbliche condotte, con il contributo dei corpi intermedi, e’ stata rilevante se paragonata ad iniziative analoghe di altri Paesi o della stessa UE e sta a dimostrare da un lato che esiste una preziosa domanda di partecipazione e dall’altra che sussiste una capacita’ operativa del CNEL di intercettarla ed inserirla nei propri processi istruttori”, spiega il presidente Tiziano Treu. “Il principio di programmazione ha costituito l’elemento fondante di ogni nostra azione, sul piano organizzativo, funzionale e istituzionale – aggiunge – Allo stesso tempo e’ stata attuata una riforma generale dei regolamenti del Consiglio che fosse improntata al superamento di ogni ostacolo rilevato sul percorso di un pieno recupero di operativita’, previa attivazione di una notevole fase consultiva, tra gli altri dell’Avvocatura generale dello Stato e del Consiglio di Stato, che preparasse il terreno per un intenso esercizio di compiti affidati al CNEL dalla nostra Costituzione. Da gennaio ci impegneremo su tre fronti in particolare: welfare e pensioni con il gruppo tecnico che lavorera’ a una proposta legislativa, le difficolta’ del sistema produttivo rispetto al quale vogliamo costituire il board della produttivita’ con le piu’ rilevanti istituzioni competenti, il sostegno alla conferenza sul futuro dell’Europa come gia’ condiviso con il Ministro Enzo Amendola”, conclude Treu. (Com/Sor/ Dire)

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