Avvistamento storico nel tratto di mare dello Stretto di Messina all’altezza di Scilla (RC), un pescatore sportivo ha visto tre orche. In base alla ricostruzione fatta dai ricercatori, pare siano 3 dei 4 cetacei che stazionavano di fronte al Porto di Genova e provenivano dall’Islanda dopo un viaggio di 5.200 chilometri (I ricercatori islandesi le hanno chiamate Riptide (Sn113) il maschio adulto, S114 la madre adulta, Aquamarin (Sn116) e Dropi, i due esemplari più giovani, un maschio e una femmina – fonte TGCOM). Uno dei 4 esemplari di orche, il cucciolo, purtroppo sia morto durante il tragitto. Una foto della Guardia Costiera aveva ripreso la madre mentre tentava di tenere a galla la carcassa del figlio, scena che aveva suscitato commozione. La notizia è stata diffusa dall’Associazione Marecamp che sulla sua pagina Facebook scrive:
“INCREDIBILE: Orche di passaggio nello Stretto di Messina all’altezza di Scilla (Reggio Calabria).
LA STORIA. Queste Orche provengono dall’Islanda e hanno percorso oltre 5500 km. Nelle scorse settimana sono state avvistate nel porto di Genova a Prà. La storia di di Riptide (catalogata come SN113), di Aquamarin (SN116), e Dropi (SN115) ha commosso l’Italia perché probabilmente si sono perse fino ad arrivare sulle nostre coste. Una di loro, un piccolo, probabilmente è morto durante il lungo viaggio. L’identificazione è stata realizzata dai biologi di Menkab, Artescienza e Università di Genova, con la collaborazione di Orca Guardians Iceland. È il primo riscontro in assoluto di orche che migrano tra Islanda e Italia. Dove andranno adesso le nostre amiche? Tutti noi speriamo in un lieto fine per questi splendidi mammiferi.
FMP