Sono già partite, da parte della Città Metropolitana di Reggio Calabria, le prime erogazioni alle aziende agricole per l’alluvione del 2015. Un aiuto importante per le imprese che si erano trovate in gravi difficoltà economiche a causa del maltempo che aveva violentemente colpito il territorio metropolitano, sul versante ionico come su quello tirrenico della nostra costa. Un risultato considerevole per l’Amministrazione del Sindaco Giuseppe Falcomatà, sempre sensibile alle necessità del territorio, se si pensa che simili provvedimenti non venivano applicati dal lontano 2008. Risultato che si è reso possibile grazie all’impegno del Consigliere delegato all’agricoltura Nino Crea, che su impulso del Sindaco Falcomatà, ha seguito da vicino l’articolato iter che ha portato agli stanziamenti. “Se siamo riusciti ad andare in aiuto delle aziende che hanno subito gravi danneggiamenti – ha spiegato il delegato Crea – è anche grazie all’instancabile lavoro del dirigente del settore Pietro Praticò e dei dipendenti che, attraverso sopralluoghi e accertamenti, sono riusciti a esaminare ed evadere le numerose richieste pervenute dai titolari delle aziende”. Si procede a grandi passi, dunque, per completare tutte le erogazioni alle oltre 100 aziende che sono risultate ammesse sulla base dei requisiti richiesti dalla legge. E successivamente si procederà a liquidare anche gli oltre 30 Comuni, anch’essi colpiti dalla calamità. “Un iter articolato e macchinoso che richiede grande e lungo lavoro per poter procedere al rimborso, a parziale compensazione dei danni – ha spiegato il Sindaco Falcomatà – tra evasione richieste, verifica dei requisiti, verifica dei danni, esecuzione dei lavori, produzioni documentali,etc. Ecco perché faccio il mio plauso al Dirigente Praticò e ai dipendenti per essere riusciti a concludere tutto il procedimento entro i tempi previsti dalla legge”. La misura dell’elargizione è stata ridotta del 58 per cento per riuscire ad aiutare tutte le imprese che ne hanno diritto attraverso i fondi regionali, stanziati in misura ridotta rispetto alle effettive necessità. E si stanno istruendo anche le pratiche per le altre calamità che, dopo il 2015, si sono abbattute sul territorio: la siccità 2017, il gelo 2017, le piogge 2018, i venti impetuosi 2018, per un totale di più di 5 milioni di euro, sulla base delle richieste delle aziende.