«Non posso che sposare in pieno la tesi di Antonio Tajani sull’impossibilità di votare il Mes così com’è. Per Mes si intende il cosiddetto Fondo Salva Stati, costituito durante la crisi economica per aiutare i Paesi dell’eurozona in difficoltà. Ecco quello che non convince. Il voto a maggioranza: è previsto che le decisioni del Fondo avvengano a maggioranza e non all’unanimità. Questo avvantaggia i Paesi più forti, Germania innanzitutto. Senza unanimità, i soldi di uno Stato possono essere usati anche qualora lo stesso Stato abbia votato contro. Insomma, i soldi degli italiani potrebbero essere usati anche contro la volontà dell’Italia per risolvere i problemi di altri Stati». Il senatore forzista Marco Siclari fa sue le considerazione del presidente Antonio Tajani evidenziando la mancanza di controllo democratico e scarsa trasparenza che dovrebbero bastare a non approvare così il Mes. «Mancano strumenti di controllo efficaci, democratici e trasparenti, mentre ci sono troppi poteri inappellabili concentrati nella figura del Direttore Generale. Ha pienamente ragione Tajani nel sostenere che serve un controllo del Parlamento europeo che, come unica Istituzione direttamente eletta dai cittadini europei, può avere un forte potere di controllo per tutelare, in un momento di crisi, l’interesse generale e non far prevalere quello di uno Stato su un altro».