Reggio Calabria, Falcomatà sulla legge di bilancio: “Confronto con il Governo positivo, accolte le istanze dei sindaci”

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervistato questa mattina nel corso della trasmissione “Buongiorno InBlu”, programma di approfondimento trasmesso sulle frequenze di Radio in Blu, ha risposto alle domande della speaker Chiara Placenti tornando sull’incontro, tenutosi mercoledì a Palazzo Chigi, fra il primo ministro Giuseppe Conte ed una delegazione dell’Associazione dei Comuni. L’inquilino di Palazzo San Giorgio, ascoltato nelle vesti di delegato Anci per il Mezzogiorno, ha parlato di un confronto «positivo, costruttivo, che ci lascia ottimisti e fiduciosi».

Al centro del faccia a faccia ci sono stati gli impegni in Finanziaria che il Governo ha intenzione di riservare agli Enti locali italiani. Uno su tutti i fondi destinati agli asili nido, con Falcomatà che ha manifestato apprezzamento sui riconoscimenti destinati all’apertura o al mantenimento dei servizi previsti dal documento economico. «All’esecutivo – ha spiegato il primo cittadino reggino – abbiamo però chiesto di mantenere i finanziamenti, ma di lasciare libertà ai sindaci sulle scelte che riguardano l’avvio di nuovi asili o la destinazione delle risorse a sostegno del servizio». Sul punto si è registrata una piena convergenza da parte del premier che, fra le altre cose, si è impegnato a rivedere la restituzione del taglio di circa 500 milioni euro previsti dal Decreto legge 66 del 2014.

«Queste somme – ha continuato Falcomatà – che già dal 2017 dovevano essere gradualmente restituite ai Comuni, non sono state concesse né nelle Legge di bilancio 2018 né in quella 2019. Abbiamo così incassato la garanzia sull’immediata riconsegna di una tranche, parliamo di un quinto della somma complessiva, ed il saldo totale entro le prossime due Finanziarie. Si può ben comprendere che, vista la triennalità dei nostri bilanci, questa circostanza ci da la certezza di inserire queste risorse nelle nostra programmazione finanziaria».
Il dialogo resta aperto, poi, sul “Fondo di credito dubbia esigibilità” e sulla «possibilità di mantenere il fondo prudenziale all’85% e non, come vorrebbe il Governo, d’innalzare la soglia di dici punti percentuali». «Su questo – ha chiarito il sindaco di Reggio – stiamo lavorando per arrivare ad una giusta sintesi».

Ai microfoni di “Buongiorno InBlu”, Giuseppe Falcomatà ha affrontato anche il nodo delle indennità dei sindaci dei piccoli Comuni: «Col primo ministro Conte, si è ragionato pure su un tema particolarmente delicato e che riguarda l’aumento dell’indennità per chi si trova ad operare nelle piccole realtà. Non si tratta di difendere la categoria, ma di un giusto riconoscimento rispetto alle responsabilità che un sindaco deve assumersi nelle sue giornate. In passato, lo stesso presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha lanciato una provocazione raccontando di amministratori che avrebbero più convenienza nel richiedere l’accesso al reddito di cittadinanza, invece di continuare a guidare il proprio Comune. Non è una questione di soldi, attenzione: i sindaci sono l’ultimo baluardo di democrazia sul territorio, il primo guardandolo dal basso. Abbiamo la soglia dell’uscio di casa come linea di confine. E’ un’esperienza umana bellissima che fa solo chi ha amore per la propria città assumendosi tutti i rischi del caso. E questo a prescindere che tu sia eletto in una metropoli o in un paesino di provincia».

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