E’ accaduto domenica scorsa quando una donna si è presentata presso gli uffici del Commissariato Viminale per denunciare il furto del proprio cellulare avvenuto all’interno della stazione Termini. Nella circostanza, ha riferito ai poliziotti che una volta accortasi del furto, aveva attivato immediatamente la geo-localizzazione del telefono con l’ausilio del cellulare di una sua amica.
A quel punto gli agenti dei Commissariati Porta Pia e Prenestino, inviati dalla Sala Operativa sul posto, hanno preso contatti con le ragazze e hanno cercato di localizzare il cellulare rubato tramite il sistema GPS. Tra le varie posizioni segnalate del cellulare in movimento, una lo dava fermo in via della Primavera. Lì i poliziotti hanno notato uno straniero, identificato per E.H. 40enne , all’interno di un’auto, intento a parlare al cellulare.
Dal nervosismo dello stesso e dalla segnalazione del GPS che dava il telefono proprio fermo in quel punto, gli agenti hanno proceduto ad un controllo dell’uomo, perquisendo sia lui che il veicolo. Sotto il sedile, i poliziotti hanno rinvenuto un marsupio con all’interno 10 telefoni cellulari tra cui anche quello precedentemente rubato alla donna. Anche dalla perquisizione effettuata a casa del 40enne sono stati ritrovati oltre 50 telefoni cellulari, 2 pc portatili, 1 tablet e 1 machina fotografica per un valore totale di oltre 60 mila euro. Tutto il materiale è stato sequestrato e E.H. è stato arrestato per furto aggravato.
fonte — https://questure.poliziadistato.it/Roma/articolo/19985dde46a484654587890591