Controlli già a partire della scorsa estate ovvero, così come fatto notare dai Carabinieri Forestali della stazione di Massa, in periodo di divieto assoluto di caccia. Abbattimenti illegali di cinghiali che avrebbero potuto mettere a rischio la sicurezza di chi si fosse trovato, ignaro, nel posto. I Carabinieri Forestali, anche con l’ausilio di telecamere, hanno così riferito di una attività di alimentazione di cinghiali a quanto sembra svolta da più persone. Nottetempo appostati in una baracca per uccidere gli ungulati attratti dalla pastura. Due le perquisizioni disposte a carico dei principali sospettati. “Dalla stessa nota diffusa dai Carabinieri – ha affermato il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio – si apprende come le operazioni sarebbero andate avanti fino ai giorni scorsi”.I Carabinieri hanno pure riferito di un soggetto, a quanto sembra cacciatore, presso la cui casa sarebbero stati trovati ben undici fucili regolarmente denunciati. Sarebbe stato trovato anche un visore notturno con puntatore laser e un silenziatore da applicare ai fucili, assolutamente vietato dalla legge. Un altro soggetto, non cacciatore, sarebbe stato trovato in possesso di numerose confezioni di carne di cinghiale congelata.”Tale intervento – ha riferito il CABS – non è il primo a mettere in rilievo un quadro inquietante che si aggirerebbe attorno alla carne di cinghiale. Occorrerebbero reati più severi ed un vero controllo sulle popolazioni selvatiche di cinghiali il cui uso parrebbe far gola a qualcuno”.
Il CABS è un’associazione di volontari con sede a Bonn specializzata nell’antibracconaggio