I Carabinieri del comando Tutela patrimonio culturale, coadiuvati dalla Procura della Repubblica di Crotone e con il coordinamento di Europol ed Eurojust, stanno portando a termine un’operazione contro il traffico illecito di reperti archeologici.
Il mercato nero dei reperti raggiungeva dalla Calabria quasi tutti i paesi del mondo ed era gestito da una holding criminale che aveva “basisti” in Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Serbia.
Sono 23 le persone fermate per loro, a vario titolo, l’accusa è di traffico illegale di reperti archeologici, decise perquisizioni nei confronti di altre 80 persone. Recuperati, durante l’operazione, numerosi reperti archologici di pregio. (immagini di repertorio)
Fabrizio Pace