Tanto tuonò che piovve. Ma non un semplice temporale autunnale, di quelli che ti puoi riparare con un normale ombrello, ma una bufera di acqua e vento che spazzò via tutti i buoni propositi e le azioni di questa amministrazione. E si, parliamo del parere favorevole alla compatibilità ambientale per la realizzazione di un approdo di mezzi pesanti nel porto di Reggio Calabria, richiesto dalle Società Caronte&Tourist s.p.a. e Diano s.p.a., e rilasciato dal Ministero dell’Ambiente di concerto al Ministero dei Beni culturali con il decreto n. 00310 del 22/10/2019.
Lo spostamento del 40% del trasporto pesante su gomma è sempre più vicino ad essere dirottato da Villa S.G. a Reggio Calabria, con grossi rischi ambientali per la salute dei cittadini e logistici per il congestionamento del traffico negli svincoli d’ingresso nord della città, come più volte denunciato dalla Federazione Cittadina dei Verdi.
A questa richiesta di VIA, il Comune di Reggio Calabria ha prodotto osservazioni con parere e posizioni contrarie all’approvazione di quest’opera ed integrate al fascicolo procedurale. Anche la Regione Calabria ha formalizzato la propria contrarietà al progetto, supportata da un’esaustiva relazione dell’ASP di competenza. Eppure tutto questo non è bastato a salvaguardare nè la città di Reggio Calabria né un’area demaniale, che tale è e non essendo stata ancora dichiarata pubblica. Gli atti contrari prodotti dai nostri enti locali sono stati molto puntuali, dettagliati e garantiti da simulazioni scientifiche veritiere, ma si sono prodotte sempre azioni da ufficio per una circostanza che forse, si sarebbe dovuta seguire con molta più attenzione e presenza ai tavoli. Purtroppo, come un vecchio personaggio da poltrona ha sempre detto, in politica contano i risultati e non le azioni. Infatti le azioni poste in essere da questa amministrazione comunale e regionale, hanno dimostrato la loro inefficacia.
E’ ormai lontano quel periodo in cui il Sindaco Falcomatà, in un suo solito delirio di onnipotenza, affermava che gli oppositori a questo progetto si “stracciavano le vesti” e cercavano solo visibilità politica, non essendoci per la città alcun rischio che si potesse mai realizzare un approdo dei Tir a Pentimele. Ora invece il rischio è più che concreto!
E’ misero oggi chiedere la partecipazione ai cittadini ed altrettanto paradossale chiedere loro pareri tecnici o eventuali denuncie su vizi procedurali. Già un anno fa questa Federazione cittadina aveva proposto all’Amministrazione comunale di organizzare una petizione popolare con una campagna informativa sui rischi ambientali, proposta risolta con una mera raccolta firme su change.org che non ha avuto risultati.
E’ da incompetenti dichiarare pubblicamente di chiedere un tavolo tecnico al Ministero per discutere del parere ormai dato dai Ministeri, anche perché, come scritto sul D.M. di approvazione, per il parere avverso è ammesso il ricorso al TAR entro 60 gg ed al Capo dello Stato entro 120 gg dalla data di emissione del D.M..
Di contro è altrettanto vero che il comportamento degli esponenti dei partiti di destra, bravi nell’additare responsabilità e blaterare rivoluzioni sociali, sia da avvoltoi; comportamento per fortuna restituito a dignità, con l’offerta di un aiuto concreto all’Amministrazione Falcomatà qualora procedesse con un ricorso al Tribunale Amministrativo competente.
In effetti, se consideriamo l’ultima richiesta VIA trasmessa in data 01/09/2016 dalle società summenzionate (si perché entrambe hanno presentato nel lontano 22 dicembre 2015 due differenti richieste di valutazione ambientale sul medesimo progetto, entrambi poi ritirate), da questa data si sono succeduti ben quattro governi che hanno istruito, verificato ed infine approvato la richiesta. Sia il centrosinistra che il centrodestra al governo nazionale, non hanno mai considerato le richieste dei loro compagni di partito reggini, dimostrando così che i nostri politici, anche parlamentari, hanno una valenza nulla all’interno del loro partito.
La Federazione cittadina dei Verdi, nel perseguire azioni di salvaguardia ambientale e tutela del benessere urbano, si dichiara pronta a continuare questa battaglia, costi anche un’occupazione non violenta della futura area di cantiere e, nell’ottica della collaborazione trasversale, oggi dimostrata anche dall’opposizione, chiede al Sindaco Falcomatà, ai suoi consiglieri ed assessori tutti, di predisporre gli atti legali per avversare il parere favorevole rilasciato dal Ministero con un ricorso al TAR. Se così sarà, nell’occasione ci vedrà al suo fianco, uniti per resistere e vincere per la nostra città.
Vincenzo Giordano,
Consigliere di Federazione Nazionale del partito dei Verdi