Nel dipartimento francese del Varo nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra sono stati riportati due casi indigeni di infezione da virus zika. Una sorpresa per gli esperti. L’Italia prepari piani contro zanzare.
Per la prima volta, due casi indigeni di infezione da virus Zika sono stati segnalati nella Francia metropolitana, nel dipartimento del Varo, ai confini con l’Italia. Prima di tutto, cos’è un caso indigeno? “Queste sono persone infette dal virus, senza lasciare il territorio francese”, afferma Anna-Bella Failloux, Unità di ricerca e competenza Arbovirus e Vettori di insetti dell’Istituto Pasteur. “Sono stati infettati da una zanzara tigre, a sua volta infettati prendendo sangue su qualcuno che stava tornando da una regione in cui circola zika.” Cosa significa il verificarsi di questi casi? “Il fatto di osservare casi indigeni nella Francia metropolitana è un segno che la zanzara locale è in grado di trasmettere il virus”, spiega. Che è “una sorpresa per me, non me l’aspettavo affatto”.In effetti, non tutti i virus, così come tutte le zanzare, sono uguali. “Esistono due genotipi di zika, il virus di origine asiatica – che imperversò in America durante il ritorno dei vacanzieri dalle Indie occidentali – e” nessun caso è stato segnalato. Ciò significa che il virus asiatico non è facilmente trasmesso dalle nostre zanzare tigre francesi. “Pertanto, gli esperti ora sospettano che” i due casi indigeni osservati oggi siano causati dal virus africano. “Tuttavia,” dovremo attendere la conferma di un’indagine epidemiologica e dell’identificazione molecolare del ceppo virale responsabile “.Lo sviluppo del commercio internazionale e la circolazione delle persone facilitano la migrazione di virus e zanzare. Il riscaldamento globale sta creando nuove aree per la proliferazione delle zanzare tigre e per lo sviluppo di casi indigeni. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sempre puntuale nell’avvisare i cittadini, ricorda che il virus Zika, si trasmette principalmente dalle punture della zanzara del genere Aedes aegypti e sta colpendo in modo massiccio soprattutto l’America del Sud. Attualmente non esite un vaccino contro Zika e la maggior parte delle persone colpite dal virus si trovano in Brasile e Colombia dove sono stati registrati casi di microcefalia, grave malformazione pre parto.
Comunicato Stampa Sportello dei diritti – Giovanni D’Agata