Bergamo, vischio e fringillidi nel garage. Il CABS: in gabbia una specie tra le più significative della fauna Europea

Un’operazione mirata che si spera possa contribuire a far luce su una attività purtroppo ancora molto diffusa in certe regioni d’Italia. Così il CABS, l’associazione di volontari specializzati in antibracconaggio, ha commentato l’intervento dell’Arma dei Carabinieri che, in provincia di Bergamo, ha consentito di denunciare un uomo con l’accusa di furto venatorio. Stante quanto riportato dalla stessa Arma dei Carabinieri nel garage del denunciato sarebbero stati trovati non solo attrezzi idonei all’uccellagione, quali bacchette cosparse di vischio e i pali atti al supporto delle stesse, ma anche 24 anellini in plastica rimovibili per l’inanellamento e relativa attrezzatura per la loro applicazione.

Aspettiamo che le indagini facciano piena chiarezza sulla presenza degli anellini – ha affermato il CABS – ma in altri casi la loro presenza ha poi consentito di rilevare collegamenti con l’immissione nel mercato legale di uccelli illecitamente catturati”. Il fenomeno dell’immissione di esemplari catturati nel mercato degli uccelli di allevamento è diffusissimo in Italia dalla Sicilia fino alle Alpi. In rete si trovano filmati di come gli anellini in soffice alluminio vengano manipolati per essere allargati al fine di applicarli a uccelli adulti e poi successivamente ristretti intorno alle zampette. Da quel momento l’uccellino perde ufficialmente la sua libertà.

Nel garage oggetto d’intervento dell’Arma dei Carabinieri di Bergamo, sono stati rinvenuti tra l’altro ben trenta esemplari di Crociere (Loxia curvirostra). “Si tratta – ha specificato il CABS – di una specie di uccelli appartenenti alla famiglia dei fringillidi. Il nome è dovuto al becco che si presenta sovrapposto (incrociato) al fine di potere più agevolmente aprire i coni delle conifere e prelevare il seme. Tali animali, i cui maschi presentano un piumaggio rosso vivo, presentano degli spostamenti di massa periodici, legati all’alternanza della produzione dei coni. In tal maniera si spostano ad intervalli di 10-15 anni nelle regioni mediterranee e dove l’ambiente lo consente, danno vita a nuclei nidificanti. Andrebbero osservati liberi in natura – ha concluso il CABS – e non al chiuso di gabbie”. Il CABS sottolinea ancora una volta come la legge di settore sia gravemente lacunosa nel punire in maniera opportuna i reati di bracconaggio.

IL CABS È UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARI CON SEDE A BONN SPECIALIZZATA NELL’ANTIBRACCONAGGIO

E’ ATTIVA IN ITALIA CON NUMEROSI NUCLEI, OLTRE CHE A MALTA, FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, CIPRO E LIBANO

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