Un duro colpo è stato inferto questa mattina a due delle piazze di spaccio più importanti della zona di Olbia e San Teodoro. Dalle prime ore del mattino un imponente dispositivo dell’Arma dei Carabinieri sta eseguendo numerose misure cautelari in carcere nei confronti di cittadini nigeriani e perquisizioni domiciliari nella zona di Olbia: in particolare circa 100 militari dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, delle Squadriglie di Nuoro e Siniscola, del Nucleo Investigativo di Nuoro, del Reparto Territoriale di Olbia e della Compagnia di Siniscola, oltre al prezioso supporto delle squadre cinofili di Abbasanta e al Nucleo Elicotteri di Olbia sono impegnate all’esecuzione dell’importante provvedimento che l’Autorità Giudiziaria, diretta dal Procuratore Capo, Dott. Gregorio Capasso, e dal sostituto Procuratore, dott.ssa Nadia La Femina, ha emesso per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti sul litorale orientale sardo.
Questa mattina sono state eseguite quattro misure cautelari in carcere e altre 9 perquisizioni nella città di Olbia, mentre un altro cittadino nigeriano è stato individuato e catturato a Castiglione delle Stiviere nella provincia di Mantova, grazie al prezioso supporto della Compagnia Carabinieri del posto. Durante le perquisizioni i militari hanno rinvenuto dello stupefacente diversi smartphone e del denaro contante
La vasta operazione scaturisce da un’indagine intrapresa dalla Tenenza Carabinieri di San Teodoro nell’Aprile 2017 con la finalità di contrastare l’importante spaccio di sostanze stupefacenti nel litorale della bassa gallura, che si intensifica soprattutto nei periodi estivi. Durante tutta la fase delle indagini i Carabinieri della Tenenza avevano effettuato 7 arresti in flagranza di persone coinvolte nel traffico delle illecite sostanze a riscontro delle attività tecniche condotte, recuperando oltre 2 kg di stupefacenti tra marijuana, cocaina, eroina e droga sintetica. A conclusione dell’attività d’indagine, il 24 giugno scorso sono state eseguite importanti misure cautelari nei confronti dei due principali indagati, una coppia di giovani di 23 e 26 anni: per lui erano stati disposti dall’A.G. di Nuoro gli arresti domiciliari nella sua abitazione di Oristano, mentre per lei l’obbligo di dimora e la presentazione alla P.G.