Eseguite 2 misure cautelari a carico degli aggressori
Una vera e propria spedizione punitiva organizzata per “vendicare” un amore adolescenziale non corrisposto. La vicenda, conclusa di fatto ieri mattina dalla Polizia di Stato con l’esecuzione di 2 misure cautelari, risale all’aprile scorso e si è consumata fuori da un istituto scolastico di Monterotondo: un terzetto formato da un 26enne, una 19enne ed un 17enne, tutti di origine albanese, hanno atteso l’arrivo della vittima, ovvero il fidanzato di una ragazza di cui il 17enne albanese si era invaghito, e, dopo averlo preso a calci e pugni, gli hanno anche rubato una catenina che il giovane portava al collo. Il giovane, messo in salvo dall’intervento di alcuni cittadini e dal personale della scuola, è stato soccorso ed accompagnato al vicino pronto soccorso; i medici hanno diagnosticato la lacerazione di un timpano con una prognosi di oltre 40 giorni. Nella foga del pestaggio, i 3, hanno anche danneggiato l’auto della vittima.
Inutile il tentativo da parte di uno degli aggressori, tramite social media, di far desistere la vittima dall’informare le Forze dell’Ordine. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato San Basilio, diretto da Agnese Cedrone, hanno permesso di individuare gli aggressori che, nei giorni precedenti al pestaggio, si erano presentati sotto le finestre dello stesso istituto urlando ad alta voce il nome della ragazza. La Procura di Tivoli ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari le misure cautelari per il 26enne e per la 19enne, eseguite dagli stessi agenti del commissariato San Basilio: il più grande del gruppo, già sottoposto alla sorveglianza speciale di PS, è stato condotto in carcere, mentre la ragazza è stata destinata agli arresti domiciliari. La posizione del terzo aggressore, ovvero il 17enne, è al vaglio della Procura per i Minorenni di Roma.
fonte — https://questure.poliziadistato.it/Roma/articolo/9445da6f3b2d2834089917439