“La salute dei cittadini non può aspettare”
“La micidiale bomba ecologica esistente nel popoloso quartiere di Ravagnese che espone i tanti residenti a emissioni nocive per via dei miasmi insopportabili provenienti dall’impianto di depurazione più grande della Città, impone alle autorità competenti, in primis all’ufficio del Commissario straordinario unico della depurazione, di offrire con immediatezza risposte concrete alla domanda di tutela ambientale proveniente dai tanti cittadini di questo popoloso quartiere, anche grazie al contributo dei sodalizi territoriali che da anni rivendicano la giusta tutela del diritto alla salute”. E’ quanto affermano Candeloro e Pasquale Imbalzano, rispettivamente già Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale della Calabria e Consigliere Comunale di Forza Italia. “Troppo tempo è infatti trascorso, oltre un anno, da quando l’ufficio del Commissario per l’emergenza depurativa ha provveduto a pubblicare il bando di gara relativo all’affidamento dei lavori per la progettazione esecutiva dell’impianto (ottobre 2018) che dovrà essere ristrutturato secondo i più elevati standard tecnologici, rimuovendo, una volta per tutte, le annose problematiche di inserimento nel contesto urbanistico e soprattutto azzerando le emissioni gravemente nocive all’esterno dell’area dell’impianto stesso. Ciò nonostante, ancora oggi, non se ne conoscono gli invocati esiti sebbene le rassicurazioni in merito alla definizione dell’iter dopo l’estate, tenuto conto che è pressante la preoccupazione dei cittadini di Ravagnese sulle angosciose condizioni di salubrità dell’area in cui insiste il vetusto impianto”, aggiungono Candeloro e Pasquale Imbalzano. “Oggi più che mai siamo convinti che le amministrazioni dell’epoca, che hanno programmato la realizzazione dell’impianto in quell’area cosi densamente popolata, abbiano compiuto una incalcolabile scelta scellerata per tutte le mortificanti conseguenze che oggi gli abitanti di Ravagnese ingiustamente vivono, ma è altrettanto doveroso insistere sul fatto che sia la Regione, e tanto più il Comune di Reggio, non siano esenti da colpe nel continuare a ignorare il drammatico problema, come finora è stato fatto, e invece, conducano, anche se in ritardo, una forte iniziativa politica che mantenga alto il livello di attenzione sui guasti, che l’impianto provoca sulla salute pubblica e sul considerevole peggioramento delle condizioni di vivibilità per i suoi concittadini”, continuano Candeloro e Pasquale Imbalzano. “I cittadini di Ravagnese chiedono risposte immediate e vere, non il perpetuarsi all’infinito di una politica parolaia e disgraziatamente inconcludente, per la naturale ragione che il dramma delle patologie non aspetta i tempi della burocrazia”, concludono Candeloro e Pasquale Imbalzano.