Rimini. Picchia e minaccia di morte l’ex, bloccato mentre parte per l’Amazzonia

Botte con calci e pugni, umiliazioni, minacce di morte e di essere sfregiata con l’acido. Una ventenne del Riminese ha vissuto per un anno un incubo, fino a quando ad agosto ha deciso di lasciare il suo ex, un 36enne. L’uomo è stato fermato a Milano, mentre stava per partire per l’Amazzonia. Gli è stata notificata la misura cautelare degli arresti domiciliari che sconterà nella casa di famiglia in Molise. Le accuse sono di stalking, maltrattamenti e lesioni.

I due si conoscono sul posto di lavoro, iniziano a frequentarsi e tra loro scatta la scintilla. Presto, però, l’uomo diventa aggressivo e possessivo, geloso e sospettoso di tutto. Vanno a convivere a Riccione, ma la giovane dopo circa un anno lo lascia, disperata e terrorrizzata. L’uomo continua però a perseguitarla, minacciarla e picchiarla. Quando riesce ad avvicinarla le stringe le mani al collo, le tappa la bocca per impedirle di gridare e di respirare. Aggressioni sempre più ravvicinate nel tempo. La ventenne a Settembre decide così di denunciarlo e chiede aiuto alla polizia. Gli uomini della Questura di Rimini prendono in carico la sua storia, a metà settembre la prima denuncia, a cui ne fa seguito un’altra a fine mese.

Un incubo terminato giovedì, quando il giudice del tribunale di Rimini emette nei suoi confronti un’ordinanza di applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari e i poliziotti della questura di Rimini, tramite i colleghi di Milano, lo rintracciano e fermano nel capoluogo lombardo mentre era in partenza per il Sud america.

 

fonte  – http://questure.poliziadistato.it/Rimini/articolo/13105d9194ffcf805127228081

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