Accordo a New York per l’apertura a Khartoum dell’Ufficio Diritti Umani
(DIRE) 27 Set. – “Partecipando all’Assemblea generale dell’Onu intendo inviare un messaggio ai leader del mondo: il Sudan, che e’ mancato ai consessi internazionali per molto tempo, e’ tornato per occupare il suo posto e riprendere il suo ruolo di leader tra le nazioni”. Lo ha detto il primo ministro Abdallah Hamdok, intervenendo alla 74esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Hamdok, nominato a capo del Consiglio sovrano, un esecutivo di transizione incaricato di tenere elezioni entro tre anni, ha assicurato che la priorita’ del suo governo e’ la realizzazione di “liberta’, pace e giustizia”, ossia lo slogan che ha accompagnato le manifestazioni di piazza iniziate a dicembre e che hanno condotto alla fine del governo trentennale del presidente Omar Al-Bashir. Hamdok ha approfittato dell’occasione anche per ribadire che d’ora in avanti il Paese osservera’ “la Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione universale sui diritti dell’Uomo”. Un impegno che ha trovato conferma nel fatto mercoledi’ la neoministro degli Affari esteri del Sudan, Asma Mohamed Abdallah, ha siglato insieme a MIchelle Bachelet, l’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhchr), un accordo, con cui aprire un ufficio a Khartoum. L’obiettivo dell’istituzione Onu in Sudan sara’ supportare il Paese nel processo di transizione democratica. Bachelet ha affermato che “con questo storico accordo, ci impegnamo ad accompagnare il Sudan in questa fase cruciale della propria storia, e per offrire tutto il nostro supporto affinche’ la transizione sia un successo per i diritti umani di tutta la popolazione sudanese”. Come riferisce l’agenzia di stampa sudanese ‘Suna’, oltre all’ufficio di Khartoum saranno aperte sedi anche nelle regioni di Darfur, Blue Nile, Sud Kordofan e Sudan orientale. (Alf/Dire) 17:48 27-09-19