“Penso sia arrivato il momento di muoversi affinchè il servizio di assistenza educativa venga gestito direttamente dal Ministero dell’Istruzione e non già da Regione e Comuni”: annuncia il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che aggiunge: “E’ questa la strada per superare i tanti intoppi che sono sotto gli occhi di tutti, con troppi comuni gravemente inadempienti, alcuni dei quali non hanno ancora provveduto alla liquidazione delle spettanze dovute al personale che ha già prestato la propria opera di assistenza dal mese di febbraio scorso. Coinvolgo la Conferenza Nazionale dei Garanti in questa battaglia di diritti e di civiltà, che necessariamente deve trovare soluzione di ordinarietà”.
Con queste parole, Marziale ha aperto l’incontro a Palazzo Campanella con una nutrita delegazione di assistenti educativi, ai quali non è stato affidato il servizio in coincidenza con l’apertura dell’anno scolastico. Alla riunione era presente l’avv. Francesco Nucara, presidente dell’Ancadic e responsabile dell’ufficio legale di ANFFAS Reggio Calabria, nonchè legale del Comitato spontaneo degli assistenti educativi.
“Sono nette le responsabilità degli Enti locali che riguardano non solo la Calabria. Ma, mentre queste hanno corretto il tiro, da noi si continua ad assistere ad un riprovevole rimpallo di responsabilità tra politici amministratori e dirigenti amministrativi, che determina un ritardo di operazioni che toccano nel profondo i diritti fondamentali dei bambini con disabilità, da considerarsi indiretta discriminazione a tutti gli effetti. Ebbene, se questa è la situazione, anche voi – rilancia Marziale rivolgendosi agli assistenti – avete un pò di responsabilità. Dovete imparare a fare corporazione perché, in uno Stato sempre più deresponsabilizzato quale è il nostro, la vera forza viene dal basso, non a caso si parla di potere costituente della società civile. Vi invito a fare squadra, a sollecitare le famiglie di questi bambini perché facciano ricorso al Tar chiedendo, oltre il commissario ad acta per la nomina degli assistenti educativi, il riconoscimento del danno esistenziale pregresso”.
Per il Garante, infine: “Ciò che davvero non è tollerabile, oltre al danno per i bambini, è la mancanza di rispetto per il vostro ruolo di specialisti, con scuse che non hanno alcun fondamento in quanto la Corte Costituzionale ha disposto che le nomine avvengano finanche al cospetto di dissesti finanziari. Oggi stesso scriverò ai prefetti perché si rendano parte attiva con soluzioni praticabili nell’immediato. Ogni giorno che passa è un giorno di diritti negati a bambini e specialisti”.