Nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati di natura ambientale presso il Porto di Ancona, in data 10.09.2019, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona unitamente al Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Ancona, hanno controllato un container in procinto di essere spedito presso lo Stato del Camerun. Già da un primo controllo eseguito in precedenza attraverso lo scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane, era emersa chiaramente la promiscuità del carico e la presenza di varie tipologie di rifiuto accatastate alla rinfusa. Dall’estrazione di parte dei materiali stivati nella parte iniziale del container è stato possibile individuare numerosi televisori a schermo piatto di varie dimensioni, monitor a “tubo catodico”, veicoli agricoli, varie apparecchiature telefoniche di vecchia concezione nonché modem e varie matasse di cavi elettrici, trasformatori, componenti meccaniche non meglio identificabili percolanti olio minerale, forni a microonde, parti di motori di condizionatori d’aria, parti di ammortizzatori usati per veicoli, reti da letto, materassi, radio, compressori, idropulitrici etc. La promiscuità con cui era stato caricato il container, rendeva impossibile la catalogazione della merce contenuta e la riconduzione della stessa alle singole operazioni doganali di esportazione.
Tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche nonché meccaniche presentavano carenti modalità di stivaggio, privi di qualsivoglia protezione e/o imballo gli uni dagli altri nonchè delle previste certificazioni di funzionalità previste dall’art. 21 del D.L.vo n. 49 del 14.03.2014, la spedizione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche usate devono essere effettuate in conformità ai requisiti minimi del citato Decreto. Alla luce di quanto sopra emerso il container, per un carico complessivo corrispondente a Kg 27.200. circa, veniva posto sotto sequestro penale; conseguentemente, vengono deferiti all’A.G. di Ancona n. 3 persone di origini camerunensi ma residenti da tempo in Umbria, responsabili delle seguenti ipotesi di reato:
- art. 256 comma 1 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, per aver effettuato la messa in riserva e il deposito preliminare illecito di rifiuti speciali costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso;
- art. 259 comma 1 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, per aver effettuato illecite spedizioni transfrontaliere di R.A.E.E. in Camerun in violazione dell’allegato VI del D.L.vo 49/2014;
A seguito della convalida degli atti, la Procura della Repubblica di Ancona ha assunto la direzione delle indagini, anche per eventuali ed ulteriori approfondimenti.