(DIRE) 9 Set. – “La notizia dell’instaurazione del governo giallo-rosso e della nomina di Paolo Gentiloni a commissario europeo, che ha immediatamente proposto la revisione del Patto di Stabilita’ e Crescita e un allentamento delle politiche fiscali comunitarie, attualmente orientate alla sobrieta’ di bilancio, sta cominciando a creare i primi malumori nelle cancellerie europee dove governa il Partito Popolare Europeo. Proprio oggi, infatti, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, autorevole membro del PPE, ha scritto su Twitter che l’Austria ‘non e’ disposta a pagare i debiti dell’Italia’ e che ‘Respingiamo categoricamente un ammorbidimento delle regole di Maastricht come chiesto dall’Italia. L’attuale dibattito mostra ancora una volta la necessita’ di un nuovo Trattato dell’Ue che preveda sanzioni in caso di violazione delle norme. Il mancato rispetto delle norme sul debito deve comportare automaticamente sanzioni’, ha aggiunto Kurz. Altro che maggior flessibilita’”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia. “Una presa di posizione netta, quella di Kurz, che intende sin da subito – aggiunge – combattere la linea delle politiche economiche ‘tassa e spendi’ che Paolo Gentiloni, divenuto nuova icona dei socialisti europei, vorrebbe imporre al resto d’Europa. Una entrata in scena presa malissimo dai paesi del Nord Europa, che dopo lo spauracchio del sovranismo a trazione leghista si trovano ora ad affrontare il pauperismo di bilancio tipico del Partito Democratico italiano. Anche la Germania della neo presidentessa della Commissione Europa, Ursula Von der Leyen, si trova gia’ in difficolta’ nel sostenere il governo italiano, dal momento che e’ schiacciata dalla continua crescita dell’estrema destra di AfD, partito di ispirazione fortemente anti-italiana. Il vice-ministro dell’Economia tedesco ha anch’egli affermato di non voler concedere spazi alla proposta italiana”. “Considerando poi tutto l’asse della Lega Anseatica, capeggiata dall’Olanda, il piu’ conservatore sul tema dei conti pubblici, possiamo gia’ intuire come le proposte di riforma presentate dall’Italia saranno subito accantonate a livello comunitario e, anzi, probabilmente osteggiate ancora di piu’. Il che vuol dire che nulla e’ cambiato per il nostro Paese, il quale non avra’ concessione alcuna da Bruxelles, come tutto l’establishment della sinistra italiana sperava. Cosi’, il neo ministro dell’Economia Gualtieri dovra’ trovare subito tutte le risorse necessarie per affrontare una delle piu’ difficili manovre finanziarie degli ultimi anni, senza poter contare su nuova flessibilita’. La conferma che sugli italiani e’ pronta ad abbattersi una vera e propria manovra lacrime e sangue”, conclude Brunetta. (Vid/ Dire) 19:03 09-09-19