Ieri al Castello Aragonese di Reggio Calabria un pomeriggio d’arte davvero molto particolare, si è svolta infatti una performance artistica suggestiva e complessa che ha visto protagonisti tre noti artisti reggini: Antonio Tony Giuffrè, Sebastiano Plutino e Roberto Rogolino. Attraverso una sinestesia artistica, letteralmente “miscuglio dei sensi”, dal greco syn: unione ed aisthesis: sensazione, hanno dato vita a qualcosa di veramente unico che ha stupito e rapito il pubblico presente. I tre artisti reggini infatti, dando sfoggio delle loro tecniche espressive e comunicative, hanno dipinto delle tele attraverso una metodologia esecutiva di interscambio, cioè arricchendo e quindi completando ognuno il dipinto dell’altro, tramite un sistema di rotazione costante delle tre tele. Infatti la performance, è stata chiamata “Periaktos”, che era una macchina scenica utilizzata nel teatro greco e latino, costituita da un prisma triangolare ligneo montato su un perno centrale, che ne permetteva la rotazione, a sua volta inserito in una base presumibilmente di pietra. Ciò ha rivelato senz’altro il genio artistico dei protagonisti, che si sono cimentati in questo esperimento d’arte davvero unico. Il tutto è avvenuto all’interno della manifestazione “Novera-il gusto dell’arte” che si sta svolgendo al Castello Aragonese, mentre le opere personali di Giuffrè, Plutino e Rogolino sono attualmente in mostra presso la galleria SerArt di Reggio Calabria.
S.P.