Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito un controllo mirato volto, in particolar modo, a prevenire e reprimere i reati, riponendo maggiore attenzione a quelli contro il patrimonio, perpetrati in seno all’obitorio e nelle tombe. A seguito di attività investigativa, tradottasi anche in appostamento e osservazione, è stato notato un soggetto che stazionava nei pressi dell’obitorio in attesa dell’arrivo delle salme che lì vengono depositate alla presenza dei parenti. Lo stesso, in diverse circostanze e approfittando dello stato emotivo dei parenti, ha asportato molteplici composizioni di fiori, quali corone, copri bara, cuscini e svariati mazzi di fiori riferibili principalmente a due salme appena giunte. Come noto, detti addobbi floreali sono destinati a ornare le sepolture dei defunti presenti nell’obitorio, in attesa di essere tumulate e delle molteplici tombe che si trovano all’interno di detto luogo sacro.
Nello specifico e a seguito di ulteriore attività di polizia, è stato accertato che l’uomo, dopo aver rubato più volte detti addobbi, li riponeva a bordo del suo veicolo, privo della prescritta copertura assicurativa e revisione, per poi trasportarli all’interno della sua attività commerciale abusiva di deposito e rivendita fiori e composizioni floreali ubicata proprio innanzi al cimitero. Non solo, l’immobile ove è stata allestita detta attività, privo di regolare contratto di locazione, era anche allacciato abusivamente alla rete Enel. Ancora, è stato scoperto che detto soggetto percepisce indebitamente e già da tempo il reddito di cittadinanza per un importo pari a 900 euro.
Alla luce dei fatti riscontrati e a seguito delle denunce sporte dai parenti dei defunti, si è proceduto alla parziale restituzione dei fiori rubati visto che altre composizioni erano già state private dei fiori e messi dal malfattore nella cella frigorifera. L’uomo, di fronte all’evidenza probatoria ha ammesso le proprie responsabilità, e per tali motivi è stato arrestato per furto aggravato dei citati addobbi floreali esposti alla pubblica fede, (in questo caso all’interno del cimitero), furto aggravato di energia elettrica, truffa aggravata per il conseguimento del reddito di cittadinanza; gli sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada e gli è stato sequestrato anche il veicolo. Durante l’attività di polizia, è stato indagato per truffa aggravata per il conseguimento del reddito di cittadinanza, un dipendente non in regola di un’agenzia funebre che aveva appena trasportato una delle salme defraudata degli addobbi dal predetto soggetto. Per quanto di competenza e al fine di irrogare ulteriori sanzioni, è stata informata la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e la Polizia locale.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Catania/articolo/18825d70ef59c73dd236200293