Mi chiedo come Giuseppe Falcomatà non provi anche un po’ di vergogna a fare certe dichiarazione in difesa dell’aeroporto dello Stretto e della nefanda gestione SACAL dopo che lui stesso l’ha svenduto ai competitor lametini dichiarando che la gestione unica degli scali calabresi sarebbe stata l’unica salvezza del nostro scalo. Mi chiedo ancora coma faccia lo stesso Sindaco a meravigliarsi della scorrettezza del nostro competitor, il quale, dopo avere avuto in regalo il cuore della nostra Città, non lo invita alla conferenza stampa di presentazione delle opere che si realizzeranno con il finanziamento di 25 milioni di euro targato centro destra. Uno sgarbo istituzionale della Sacal? Molto di più. Catanzaro, Lamezia, soci di maggioranza della SACAL guidati dal Presidente De Felice mortificano volontariamente il Sindaco e la Città dopo avere ricevuto un congruo finanziamento dalla Città Metropolitana per fare pubblicità di Reggio ai reggini. Insomma masochismo allo stato puro, che purtroppo genera la morte della Città e la disperazione dei nostri concittadini. Mentre tutti ci salgono addosso senza alcuna pietà, il nostro scalo registra il minor numero di passeggeri della storia, mentre quello di Lamezia batte il record assoluto di passeggeri. Grazie Falcomatà, grazie Sacal, grazie a tutti coloro che hanno voluto e sponsorizzato la gestione unica degli aeroporti calabresi. Ecco l’ultima delle notizie che certificano la morte lenta ed inesorabile del Tito Minniti: il prossimo 22 settembre il ramo low cost di Blue Panorama saluterà il Tito Minniti con il suo ultimo volo, a ulteriore conferma che i vettori aerei sono in fuga da Reggio, meta inappetibile dal futuro sempre più nero. La sciagurata strategia di rendere lo scalo satellite di Lamezia Terme sta mietendo risultati: lo smantellamento lento ed inesorabile dell’infrastruttura. La decisione ultima di Blue Panorama arriva, infatti, dopo il primo segnale lanciato lo scorso giugno con il taglio dei collegamenti con Emilia Romagna e Piemonte. Non ci salveranno i 25milioni destinati a restyling e ammodernamento, se non possiamo contare su un’offerta commerciale competitiva e soprattutto costante! Lo ripetiamo da anni e in tutti i modi: il Tito Minniti necessita di un serio piano di rilancio, va inserito nella rete infrastrutturale viaria e ferroviaria, bisogna liberarsi di Sacal! L’idea della gestione unica, supportata da Falcomatà & Co., è talmente miope che come abbiamo già scritto, la stessa è stata snobbata per sgarbo istituzionale dalla conferenza stampa indetta di recente per annunciare l’arrivo del finanziamento. Ma a Palazzo San Giorgio si preferisce già parlare di campagna elettorale. Che dire poi delle assurde azioni messe in campo sempre dalla Metrocity per lo scalo reggino? L’acquisto di spazi pubblicitari all’interno dell’aerostazione ci sembra una scelta senza senso, sarebbe stato più opportuno promuovere la città altrove per spingere nuovi visitatori a scegliere Reggio come meta. Senza ambizioni, senza un piano industriale, senza incisive scelte politiche, il nostro aeroporto è già condannato alla mediocrità e, molto presto con questo andazzo, alla chiusura. Di fatto resterà solo Alitalia e le difficoltà della compagnia non fanno immaginare un futuro roseo, anzi dal 27 ottobre prossimo anche questa ridurrà i collegamenti con Milano e Roma Fiumicino. E i voli? Per quelli ci affidiamo a Pindaro: di questo passo ci resterà solo volare con la fantasia. Intanto stiamo raccogliendo i nomi ed i cognomi di tutti coloro che hanno voluto ed ancora oggi sponsorizzano la gestione unica degli aeroporti calabresi.
Massimo Ripepi – Coordinatore Città Metropolitana – Fratelli d’Italia