Le recenti notizie riguardanti l’aeroporto, e cioè l’abbandono di Blue Panorama, rappresentano l’ultimo tassello di una tragedia annunciata, mentre Sacal, quasi come fosse uno scherzo, dichiara di essere soddisfatta per l’incremento dei voli di Alitalia. Certamente saranno soddisfatti i reggini, soprattutto coloro che lavorano e che purtroppo devono raggiungere Roma o Milano per problemi di salute a dover scegliere tra un paio di collegamenti a prezzi proibitivi e ad orari particolari o a raggiungere Lamezia che, guarda caso, sotto la stessa gestione vede crescere il proprio volume a livello di offerta e passeggeri.
Credo che sia giunto il momento che chi rappresenta la nostra città, a tutti i livelli politici ed istituzionali, metta da parte personalismi, bandiere, appartenenze, e si unisca in maniera compatta per evitare l’ennesima, e a questo punto sembrerebbe inevitabile, mortificazione alla città.
A cosa dovrebbero servire a questo punto i fondi pubblici (25 milioni di euro)? Ad abbellire una cattedrale nel deserto? Ad essere spesi senza una progettualità seria? Ad ammodernare uno spazio dove regna, praticamente, il no sense?
E’ inconcepibile mantenere uno scalo a queste condizioni, calendarizzare uno stillicidio sulle spalle dell’utenza, vedere che tutto avviene in un quasi totale silenzio come se fosse un argomento che è possibile sottacere, o dibattere con notizie contrastanti anche sui dati e sui numeri in riferimento all’utenza, che si è lasciata fuggire per politiche incomprensibili a qualsiasi logica di marketing. Un territorio sta morendo e l’agonia del Tito Minniti rappresenta l’emblema di un destino inesorabile.
Chi è complice, con il proprio modus operandi, di tale drammatica condizione, dovrà chiedere scusa ad un’intera comunità, agli ex lavoratori dell’aeroporto, ai malati, ai pendolari. Dovrà prendersi le responsabilità di non aver speso parole e non aver tentato alcuna strada affinché venga evitato uno scippo catastrofico per il nostro territorio già provato da tante altre complicate situazioni!
Tilde Minasi