Un fulmine ha ucciso almeno quattro persone e ferito più di 20, tra cui due bambini, sul lato polacco dei Monti Tatra, mentre uno è morto sul lato slovacco, secondo i servizi di soccorso di entrambi i paesi. Tre feriti sono in terapia intensiva, ha dichiarato il capo del soccorso alpino polacco Jan Krzysztof. Il maggior numero di vittime è stato colpito da un fulmine nella zona di Mount Giewont. Secondo un funzionario del Parco Nazionale dei monti Tatra citato dall’agenzia di stampa polacca PAP, il fulmine ha colpito una catena che i turisti usano per scalare più facilmente la cima. Secondo i media polacchi, compreso il canale privato TVN24, il fulmine ha anche colpito una grande croce di metallo in cima al Monte Giewont, vicino alla grande località montana di Zakopane, nel momento in cui c’era un folto gruppo di turisti. La maggior parte dei feriti, trasportati da diversi elicotteri, sono stati ricoverati nella stazione di Zakopane. Altri feriti sono stati curati a Cracovia e Nowy Targ. Il tempo è cambiato improvvisamente a mezzogiorno, con nuvole spesse che hanno coperto rapidamente il cielo, che, sereno al mattino, aveva spinto molti visitatori estivi a impegnarsi sulle piste. I monti Tatra, che sorgono in Europa orientale all’interno della catena dei Carpazi, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresentano un confine naturale tra la Slovacchia e la Polonia. In entrambi i Paesi, queste montagne sono ricoperte da parchi naturali protetti e accolgono molti visitatori che praticano sport invernali ed estivi. I monti Tatra danno rifugio ad animali selvatici come camosci, marmotte, linci e orsi. La Slovacchia ospita la cima più alta dei Carpazi: il Gerlach, alto 2655 m.
c.s. – Giovanni D’Agata