Nella riunione del Consiglio Comunale del 30 Luglio u.s. sono state deliberate le imposte IMU e TASI a valere sull’anno 2019. Informiamo innanzitutto l’utenza dei proprietari e degli inquilini che le imposte resteranno rispettivamente al 7,5 per mille e all’1 per mille per gli immobili locati a canone concordato nel rispetto della Legge 431/98 e del DM del 16.01.2017. I contratti di locazione dovranno fare riferimento all’accordo territoriale depositato in data 30 aprile 2018 in quanto bisognerà utilizzare i modelli allo stesso allegati che si possono scaricare dal sito del Comune. Detti modelli sono specificamente rispondenti al disposto dell’art. 18 bis del Regolamento IMU vigente che vuole evidenziata la modalità di calcolo del canone, pena la perdita dell’agevolazione, e che viene riportata nel modello allegato A, abitativo residenziale con durata anni 3+2, nel modello allegato B transitorio, fino a 18 mesi, e infine nel modello allegato C, transitorio per studenti universitari fino a 36 mesi. Questa tipologia di contratto la si deve, oltre a chi la firmò, l’On. Le Alfredo Zagatti nel dicembre 1998, alle nostre Associazioni che sin dal 1999 promossero il primo Accordo per Reggio nel 1999 cui seguirono altro nel 2004, nel 2008, nel 2015 e per ultimo nel 2018. Le amministrazioni che si sono susseguite hanno sempre deliberato per tali specifici contratti una IMU agevolata nella misura che è stata possibile in base agli equilibri di bilancio. Certo è che più si agevola l’ IMU e più si possono reperire case in affitto a canone inferiore a quello libero di mercato. Identico risultato si è ottenuto con la cedolare secca, per quanto riguarda l’IRPEF, che per i contratti agevolati nei capoluoghi e in quelli ad alta tensione abitativa è del 10% anziché del 21%.
La fortunata combinazione, nel nostro Comune, della cedolare secca al 10% abbinata ad una IMU del 7,5 per mille ulteriormente ridotta del 25% grazie alla Legge di stabilità 2016, così come per la TASI dell’1 per mille ridotta del 10% e di ulteriore 25% hanno fatto sì che i ricavi IMU siano aumentato da € 34.179.422,62 al 31.12.2017 ad € 36.925.293,57 al 31.12.2018. Si tratta di ben € 2.745.870,95 in più che, anche i non addetti, comprendono sia effetto delle agevolazioni fiscali che incentivano fortemente la regolarità degli affitti contro la pratica di affittare in nero. Il merito di questi altisonanti risultati esprime un nome e si tratta del Presidente della Commissione Bilancio Dott. Rocco Albanese che ha recepito le nostre istanze ma anche dei membri tutti della Commissione che con lungimiranza, buon senso, razionalità e, soprattutto, tanta esperienza lì hanno consentiti. Non a caso Leonardo da Vinci affermò che la sapienza è figlia dell’esperienza e questa sapienza ce la ritroviamo in questa felice tornata consiliare che ha visto tutta la maggioranza a confermare il parere della commissione. Spiace e stona la contrarietà della minoranza. La disponibilità di alloggi a canone sociale in una città dal forte disagio abitativo dovrebbe far piacere a prescindere dal colore politico.
Peraltro, un aumento dell’IMU avrebbe inevitabilmente portato a rinegoziare i canoni, come da art. 8, comma 4, del D.M. del 16/01/2017 con grave disagio sociale per le famiglie meno abbienti per responsabilità della attuale Giunta Comunale. Ringraziamo, dunque, la nostra Amministrazione e confermiamo il ns obiettivo di portare i ricavi IMU ad oltre 40 milioni di euro soprattutto dopo l’obbligo ottenuto da parte del MEF di far certificare la congruità del canone con una ATTESTAZIONE DI RISPONDENZA senza la quale non è possibile registrare il contratto presso la locale Agenzia delle Entrate.
Per le Organizzazioni Sindacali di Uppi, Confabitare, Federproprieta’, ANIA, Conia,
Domenico Cuccio, presidente onorario Uppi area metropolitana di Reggio Calabria