Ieri in una riunione tra i vertici regionali di Alleanza Calabrese si è confermato all’unanimità che il cammino, intrapreso da anni dal partito debba proseguire, per supportare quelle migliaia di calabresi, sconcertati dagli atteggiamenti politici dell’attuale centro-destra. Abbiamo portato di nuovo per le strade le idee della destra di base, della destra storica, della destra libera, della destra autodeterminata, non vergognandoci, come hanno fatto tanti altri, di avere nostalgia di un tempo in cui ci chiamavamo camerati. Tutti i nostri iscritti si identificano nell’azione politica, operando concretamente a difesa del primato della persona e dell’identità nazionale in ogni sua espressione. Al contempo questo percorso ci fa lavorare per cercare di garantire le aspirazioni di crescita socio-economica e la millenaria identità culturale del popolo calabrese.
si pone come un movimento politico nel quale possano tutti possano sentirsi veri protagonisti, senza avere mai più riferimenti negli uomini ma nelle idee. In quest’ottica, durante l’incontro è stata nominata Simona Lanzoni, come responsabile regionale del dipartimento politiche sociali, della famiglia e dei beni culturali. Laureata in Storia Conservazione Beni Architettonici Ambientali, restauratrice, mosaicista, la Lanzoni ha sempre anch’essa dedicato il suo percorso agli ultimi. Da docente di laboratori d’arte dedicati ai giovani diversamente abili e da responsabile del progetto “Mosaici in Carcere” svolto all’interno della Casa Circondariale di San Pietro (RC). Attualmente frequenta il Master di II livello in Valutazione e Pianificazione Strategica della Città e del Territorio.
“Occupandomi di inclusione sociale di giovani diversamente abili e/o disagiati, – esordisce Simona Lanzoni dopo la comunicazione della nomina – ho scoperto il bello dell’essere cittadina ed il significato di appartenenza ad una comunità. Ho aperto il mio cuore alle problematiche di chi diversamente non possiede normali abilità nel poter condurre anche le più semplici azioni al di fuori dell’ambiente familiare. Ho toccato con mano le difficoltà, che giorno dopo giorno, i più sfortunati incontrano negli ambienti scolastici, associativi o di lavoro. Ho vissuto la loro quotidianità. Nel ringraziare il presidente Enzo Vacalebre e i vertici regionali del partito per la fiducia accordatami, mi impegnerò – conclude la Landoni – di dedicare il mio tempo a Reggio Calabria e a tutta la regione. Una scelta, la mia, di amore per la mia terra, martoriata ulteriormente dalla grave crisi economica che ha colpito l’intera Italia, il Mezzogiorno in questi ultimi anni.