In Calabria il 25% degli studenti con risultati molto bassi anche in matematica
(DIRE) 10 Lug. – In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si osserva un maggior numero di studenti delle scuole superiori con risultati molto bassi, soprattutto in Matematica e Inglese. A livello nazionale, coloro che raggiungono risultati molto bassi in Italiano sono circa il 13% del totale, ma tale quota supera il 20% in Campania, Basilicata e Sicilia, per arrivare al 25% in Calabria. E’ quanto emerge dal rapporto Invalsi 2019 presentato oggi alla Camera dei deputati. Nella prova di lettura (reading) il 51,8% degli studenti delle scuole italiane raggiunge il B2 (Upper intermediate) del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (Qcer). Invece il 10,6% non raggiunge il B1, ossia si posiziona a un livello di competenza molto basso dopo 13 anni di scuola. In Calabria, Sicilia e Sardegna la percentuale degli allievi che raggiungono il B2 scende, rispettivamente, al 31,0%, al 34,8% e al 34,1%. Ancora piu’ forte il divario rispetto al dato nazionale nella percentuale di allievi con risultati molto bassi. Infatti le percentuali di quelli che non raggiungono il B1 sono: Calabria 21,7%, Sicilia 18,2% e Sardegna 20,0%. Nella prova di ascolto (listening) solo il 35% degli studenti delle scuole italiane raggiunge il B2 (traguardo previsto alla fine della scuola secondaria di secondo grado). Invece, il 25,2%, cioe’ uno studente su quattro, non raggiunge il B1, ossia si posiziona a un livello di competenza basso dopo 13 anni di scuola. In Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna la percentuale degli studenti che raggiungono il B2 scende, rispettivamente, al 19,9%, al 14,6%, al 14,8% e al 20,7%, a fronte del 49,3% del Veneto. Ancora piu’ forte il divario rispetto al dato nazionale della percentuale di allievi con risultati molto bassi (non raggiunge il B1). Infatti le percentuali di allievi che non raggiungono il B1 sono: Campania 41,7%, Calabria 47,7%, Sicilia 46,7% e Sardegna 40,8%, a fronte del 10,9% del Veneto. Si osserva una considerevole differenza tra gli esiti della prova di lettura (reading) e quelli della prova di ascolto (listening). Tali esiti fanno pensare alla prevalenza di una didattica maggiormente legata alla frequentazione dei testi scritti. Con l’eccezione delle province autonome e del Friuli-Venezia Giulia, la percentuale di studenti al livello B1 del Qcer non si differenzia molto nelle diverse aree del Paese. Grandi differenze si osservano invece nelle percentuali degli allievi che non raggiungono il B1 o di quelli che raggiungono il B2 (traguardo previsto per tutti gli indirizzi di studio dalle Indicazioni nazionali/Linee Guida). (Uct/ Dire) 10:01 10-07-19