“Nel periodo estivo, a causa del quadruplicarsi della popolazione, dovuta al turismo ed al rientro degli italiani residenti all’estero, la situazione dei Pronto Soccorso in tutto il Paese è drammaticamente grave, con attese di molte ore che mettono repentaglio la salute dei pazienti, costretti a condizioni estreme e disumane. Questa situazione è aggravata in Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia che sono regioni in piano di rientro sanitario e cioè con cospicui tagli di fondi che si riverberano e sprigionano tutti i propri effetti negativi nel periodo feriale estivo”.
Il senatore forzista Marco Siclari seriamente allarmato dai fatti di cronaca che evidenziano lo stato di affanno dei pronto soccorso in molte regioni del paese e, soprattutto, in Calabria interrogando il Ministro Grillo affinché la situazione non peggiori ulteriormente.
“Questo stato di fatto è ulteriormente aggravato in Calabria che oltre ad essere in piano di rientro è commissariata, con tutte le inefficienze e la tardività di risposte che lo strumento commissariale determina e comporta. In particolare lo scorso sabato 6 luglio è accaduto un episodio che fa rabbrividire e chiarisce la drammaticità della situazione: siamo a Cirò Marina, località rinomatissima e conosciutissima per l’eccellente produzione enologicano, una bambina sta male, febbre a 40, la madre prova con la tachipirina, ma niente, la porta alla guardia medica, ma lì trova un avviso che recita che per carenza di medici il servizio non sarà attivo nelle giornate del 5/6/7, si rivolge ai carabinieri che la invitano a recarsi all’ospedale di Crotone, distante 42 KM dove la bambina viene visitata e somministratole un banalissimo farmaco torna a stare bene; la madre viene a scoprire, tra l’altro che era stato istituito un ambulatorio pediatrico di servizio per i fine stemmina attivo 24ore/24ore e che però l’ASL non lo ha reso operativo per mancanza di fondi. Quello raccontato è solo un esempio di una cittadina di 15.000 abitanti che durante il periodo estivo arriva a circa 40.000 presenze, come tutti i centri turistici balneari, montani e le città d’arte, insomma come quasi tutta l’Italia: nel periodo estivo quella del pronto soccorso è una vera emergenza ed il Governo non ha approntato alcun correttivo per porvi rimedio, la situazione diviene addirittura drammatica nelle regioni in piano di rientro ed ancora di più in quelle commissariate. Per questo chiedo se il Governo ed il Ministro della Salute siano a conoscenza di tale situazione e come la intendano procedere”, ha concluso il senatore azzurro.